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Perché la pianta del gelso è detta albero delle more

Perché la pianta del gelso è detta albero delle more

Produce frutti simili alle more di rovo ma non condivide nulla con questa specie: caratteristiche e curiosità della pianta di gelso.

Comunemente la pianta di gelso è conosciuta anche come albero delle more per via della somiglianza dei suoi frutti carnosi alle piccole more di rovo. In realtà, nulla condivide con questa specie. Piuttosto, appartiene alla famiglia delle Moracee, la stessa del fico comune e dell’albero del pane.

Quella del gelso, poi, è una coltivazione antica, ormai quasi abbandonata. Eppure, fino a qualche secolo fa era, la pianta era molto diffusa e rappresentava una risorsa di grande valore. Simbioticamente legata alla bachicoltura, si utilizzava anche a scopo ornamentale e come risorsa alimentare.

pianta di gelso
@envatoelements

Pianta di gelso, storia e caratteristiche

La pianta di gelso è esteticamente molto piacevole. La sua chioma di forma globosa, infatti, ben si presta a scopi ornamentali e un tempo era molto utilizzata per abbellire viali e giardini.

Nella giusta stagione poi, quella estiva principalmente, il gelso si riempie di gustosi fruttini dissetanti, ottimi per la preparazione di marmellate e composte. Si tratta, in vero, di falsi frutti, botanicamente detti sorosi, dove la polpa esterna fa da involucro al vero frutto, racchiuso nella parte centrale della mora.

La pianta ha origine asiatiche e, storicamente, la sua diffusione in Europa si deve alla bachicultura. Le sue foglie, infatti, sono particolarmente gradite ai bachi della seta che ne mangiano in gran quantità. Ciò ha contribuito alla diffusione dell’albero anche in Italia e specie nelle zone dedite a questa attività economica. Queste sono commestibili anche per gli animali domestici e per l’uomo. Le foglie più tenere, in particolare, sono dolci e si consumano anche crude.

Dove piantare il gelso

Si dà il caso che la pianta di gelso goda di un apparato radicale molto sviluppato e profondo. Per questo motivo, nella messa a dimora della pianta, è importante scegliere una posizione piuttosto ampia, lasciando circa 5-6 metri di spazio liberi intorno a essa.

Questa caratteristica delle radici poi, oltre a rendere il gelso più resistente agli agenti atmosferici e alla siccità, ha un impatto positivo nel il recupero di terreni degradati e compromessi e nella prevenzione dell’erosione del suolo. Le radici del gelso, infatti, hanno capacità di assorbire gli inquinanti dal suolo, così come la parte aerea è in grado di assorbire importanti quantità di anidride carbonica dall’atmosfera.

Quante varietà di gelso?

Il gelso da frutto, nome scientifico morus, si classifica in due specie principali, botanicamente simili ma non uguali:

  • Morus nigra, gelso nero
  • Morus blanca, gelso bianco.

In realtà al genere morus appartengono più di 65 specie differenti, diffuse specialmente tra Cina e Giappone. In Europa hanno preso piede principalmente il Gelso bianco, perché più apprezzato dai bachi, e il Gelso nero. Quest’ultimo è stato sfruttato soprattutto a scopi ornamentali, per il suo portamento elegante, e per via del frutto, più pregiato rispetto al bianco, e che gli ha fatto guadagnare il titolo di Albero delle more.


Elza Coculo
Elza Coculo
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Giornalista pubblicista, in continua formazione per attitudine, mi piace scrivere di tematiche ambientali, sostenibilità e innovazione. Attenta al presente, curiosa per il futuro, sono un’ottimista, convinta che l’unica cosa che ci renda migliori sia la volontà di migliorarsi.
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