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Parassiti marini: il riscaldamento globale ne sta causando il declino

Parassiti marini: il riscaldamento globale ne sta causando il declino

Il riscaldamento globale sta decimando i parassiti marini e per gli ecosistemi colpiti si tratta di una notizia tutt’altro che positiva

Il numero dei parassiti marini sta bruscamente calando a causa del riscaldamento globale. A mostrarlo ci ha pensato uno studio pubblicato in Proceedings of the National Academy of Sciences che ha indagato sulla questione in modo innovativo. Le proporzioni del calo appaiono importanti. Le possibili conseguenze preoccupano gli scienziati e limitare i danni appare fondamentale.

parassiti marini riscaldamento globale
Foto: Erik Karits @Pixabay

Lo studio

A concentrarsi su quale impatto abbia il riscaldamento globale sui parassiti marini ci ha pensato un team della Washington University. I ricercatori si sono cimentati nell’analisi dei campioni di pesci conservati nei musei di storia naturale. La maggior parte della collezione era di proprietà del Burke Museum of Natural History and Culture. L’analisi è stata dunque condotta su 699 esemplari di pesci radunati tra il 1880 e il 2019 nel Puget Sound, secondo estuario più esteso dell’area continentale negli USA. Il lavoro appare innovativo perché propone un esame sistematico su una problematica poco considerata. Spesso, infatti, al centro dell’attenzione finiscono specie più vicine all’uomo, come mammiferi e uccelli, mentre i parassiti restano nell’ombra.

Riscaldamento globale e parassiti marini

Lo studio ha mostrato che il riscaldamento globale influenza in modo significativo i parassiti marini. Nell’analisi è stata rilevata la presenza di 17.259 esemplari di parassiti appartenenti a 85 specie diverse. Nei 140 anni di intervallo presi in considerazione, però, i numeri totali sono calati dell’11% per decennio. 10 specie sono, poi, scomparse del tutto dopo il 1980 e 9 di queste erano identificabili con organismi che dipendevano da tre o più ospiti. Molti parassiti si appoggiano, infatti, a specie diverse per deporre le uova, arrivare allo sviluppo delle larve e sopravvivere in età adulta. Tali tipi di esseri viventi sono risultati più fragili, poiché un qualsiasi fattore in grado di minacciare una sola delle specie ospiti ne inficiava la riproduzione.

Cause e conseguenze

I ricercatori hanno analizzato diversi fattori per spiegare il brusco calo delle popolazioni di parassiti marini. Essi si sono concentrati su percentuali di inquinamento, abbondanza di specie di pesci presenti nell’estuario e aumento di temperatura delle acque. L’ultimo elemento, con un incremento di 1 °C nell’ultimo secolo, sembra essere la principale causa del declino. Ora a preoccupare gli scienziati sono, quindi, le conseguenze di questo complicato rapporto tra riscaldamento globale e parassiti marini.

Questi piccoli organismi, a cui noi spesso non riserviamo più di un po’ di disgusto, hanno, infatti, un ruolo chiave all’interno dell’ecosistema. Essi sono fondamentali per il corretto funzionamento della catena alimentare, poiché aiutano la natura a mantenere un perfetto equilibrio nelle dinamiche predatori-prede. La paura è dunque che presto finisca per scatenarsi una sorta di effetto domino.

I dati sul declino dei parassiti marini mostrano che l’impatto del riscaldamento globale va oltre l’immediatamente percepibile. Fino a qualche decennio fa era opinione diffusa che il cambiamento climatico giovasse ai piccoli organismi non autosufficienti, ma ora appare evidente che tale verità è solo parzialmente valida. I ricercatori si augurano, dunque, che le scoperte spingano le autorità a mettere a punto programmi di conservazione coerenti.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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