Pancapocollo: quando il panettone sposa il capocollo pugliese
Non più solo canditi nel panettone! Con il Pancapocollo la tradizione si rinnova, sperimentando dove in pochi avevano osato: unendo il capocollo pugliese al dolce impasto del panettone. Un ibrido che ha tutte le carte in regola per mettere d’accordo gli appassionati di dolce e salato.
Cos’è il Pancapocollo
Il Pancapocollo nasce dalla collaborazione di due vere e proprio autorità gastronomiche pugliesi: il Salumificio Santoro e la Pregiata Forneria Lenti, rispettivamente dalla provincia di Brindisi e di Taranto. L’idea è stata quella di sperimentare unendo due alimenti prodotti localmente andando a creare qualcosa di completamente nuovo, in cui la dolcezza del panettone potesse far da contrasto alla sapidità del capocollo. Nel concreto, il panettone della Pregiata Forneria Lenti, è stato condito con il Capocollo di Martina Franca tagliato a tocchetti, del Salumificio Santoro.
Oltre a quest’ultimo la pasta di arancia candita, il miele di sulla, burro, tuorlo d’uovo e pasta madre viva. La sfida è stata quella di creare l’equilibrio perfetto tra dolcezza e sapidità, dando vita a un prodotto innovativo, che non ha mancato di stupire. Il Pancapocollo viene prodotto a mano con cura artigianale, utilizzando solamente prodotti locali. A ribadire l’alta qualità del prodotto, poi, la cottura in un forno a legna fatto di mattoni in argilla e pavimentato con chianche di pietra leccese. Originalità e voglia di innovare dei classici immortali della tradizione, hanno generato un prodotto con tutte le carte in regola per conquistarsi un posto d’onore sulle tavole imbandite delle festività di Natale in arrivo.
Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.
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