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Ostriche a rischio per il cambiamento climatico

Ostriche a rischio per il cambiamento climatico

Nella lunga lista dei prodotti a rischio per colpa del clima finiscono anche le ostriche. Specialmente in pericolo il loro valore nutrizionale.

Anche le ostriche a rischio a causa del cambiamento climatico. Secondo un recente studio dell’Università di Plymouth nel Regno Unito a porre il maggiore rischio sarebbe l’acidificazione dei mari. Non è la prima volta che i ricercatori mettono in luce i rischi legati alla qualità e alla produzione della fauna marina dovuta all’acidificazione dei mari. In una ricerca pubblicata sulla rivista Marine Environmental Research gli scienziati hanno analizzato il caso delle ostriche nello specifico. Per chi ama questo particolare mollusco le notizie non sono esattamente buone.

Il cambiamento climatico rende le ostriche meno nutrienti

La ricerca si è concentrata sia sulle ostriche dell’Oceano Pacifico sia su quelle più tipicamente europee. Le ostriche sono state sottoposte a sei differenti condizioni di acqua marina per un periodo di 12 settimane. Le condizioni sono state scelte per simulare le condizioni future degli oceani in base alle previsioni per il 2050 e per la fine del secolo. I risultati hanno mostrato come un aumento delle temperature e dei livelli di anidride carbonica potranno ridurre sensibilmente i livelli di proteine, lipidi e carboidrati del mollusco.

Mangiare un’ostrica potrebbe quindi essere meno nutriente in futuro. Non solo, i ricercatori hanno individuato dei cambiamenti anche nella composizione minerale. Le ostriche del pacifico si sono dimostrate più sensibili all’accumulo di rame e questo potrebbe addirittura renderle pericolose per l’uomo in futuro.

A rischio la produzione futura di ostriche

Non si tratta putroppo di una scusa per poterne mangiare di più: il problema potrebbe seriamente modificare le abitudini alimentari di molti. Vi abbiamo già raccontato di come, a colpa dell’acidificazione degli oceani, potremmo essere obbligati a consumare più molluschi che pesce in futuro. A quanto pare però non tutti i molluschi.

Secondo la dottoressa Anaëlle Lemasson che ha condotto la ricerca «Capire quali sono i cambiamenti dei valori nutrizionali è fondamentale per le società che vorranno mettere al sicuro la loro produzione di cibo». Nella fattispecie il fatto che le ostriche del Pacifico siano più sensibili al cambiamento climatico al punto da poter diventare immangiabili è causa di preoccupazione. Questo tipo di ostriche rappresenta la maggioranza delle ostriche consumate attualmente. L’unica buona notizia? A quanto pare il sapore non verrà modificato dal clima. I più temerari potranno continuare a consumare le ostriche ma, con evidenti rischi in più.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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