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Ondate di caldo, per il Wmo sarà sempre peggio

Ondate di caldo, per il Wmo sarà sempre peggio

È un report drammatico quello pubblicato dalla World Meteorological Organization lo scorso 20 giugno, una sorta di riassunto e prima analisi dei dati pubblicati da enti importanti sia europei che americani. Le temperature eccezionalmente elevate e le ondate di caldo che hanno interessato Europa, Medio Oriente e Nord Africa non sono eventi eccezionali ma si consolidano sempre più come norma, con tutte le conseguenze del caso.

Peggio solo il 2016 con El Niño

A spaventare in particolare sono i confronti con l’andamento delle temperature medie degli scorsi anni: solo il 2016 infatti ha fatto segnare dati più preoccupanti, ma in quel caso il contributo de El Niño fu significativo, mentre quest’anno un evento del genere non si è ancora verificato.

In ogni caso il report non lascia spazio a dubbi: «gli scenari che tengono conto del cambiamento climatico predicono che le ondate di caldo diventeranno più intense, più frequenti e lunghe. Si prevede anche che il numero di giorni caldi e notti temperate continuerà ad aumentare.» Anche nel sottolineare le cause di questo fenomeno i ricercatori non vanno molto per il sottile, evidenziando che: «il cambiamento climatico a lungo termine è causato dalle emissioni di gas serra.»

Spagna e Portogallo i paesi più colpiti dalle ondate di caldo

L’incendio che ha imperversato in Portogallo è stato sicuramente aiutato da questo caldo anomalo, il report sottolinea come quasi un terzo delle stazioni meteorologiche segnavano temperature oltre i 40 gradi. Il 20 giugno in particolare 5 municipalità avevano segnalato il massimo rischio di incendi e altre 58 come molto alto.

Anche in Spagna si registrano temperature da record, con medie primaverili superiori di oltre un grado e mezzo la media degli anni precedenti (dal 1981 al 2010). Addirittura, si calcola che questa sia stata la primavera più calda dal 1965. In particolare i meteorologi puntano il dito contro le ondate di caldo arrivate dal Nord Africa, in particolare dal Sahara e che potrebbero far segnare altre temperature fuori scala nei prossimi giorni.

Fonti: public.wmo.int - mag.sapo.pt - pinsdaddy.com


REDAZIONE
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