Nutri Score, anche il Belgio lancia l’etichetta per cibi nutrienti

Anche il Belgio ha scelto di adottare Nutri Score, il nuovo sistema di etichette per aiutare i consumatori nella scelta di cibi più nutrienti. Dopo la Francia si tratta della seconda nazione europea a introdurre il sistema. Anche se non sarà obbligatorio per le imprese produttrici, non mancano le critiche sul suo utilizzo.
Nutri Score, un modo semplice per valutare un prodotto
Comprendere con un solo sguardo se il prodotto che abbiamo sott’occhio è un prodotto sano e nutriente oppure contiene alte percentuali di ingredienti poco raccomandabili. Questo è lo scopo dichiarato di Nutri Score. Il sistema prende in considerazione il contenuto di sale, zucchero, grassi saturi e calorie in relazione al contenuto di, frutta, verdura, fibre, proteine e altri tratti desiderabili.
A seconda della composizione di ogni prodotto, un algoritmo restituisce un singolo valore da 40 a -15. A seconda del valore il prodotto viene inserito in una scala da A (Verde) ad E (Rosso).Per il consumatore il riscontro è immediato: i prodotti più «salutari» sono compresi nella categoria A mentre quelli meno desiderabili per la salute rientrano nella categoria E.
Il Belgio sceglie l’etichetta dopo la Francia
Il sistema è già stato adottato in via sperimentale in Francia dove il sistema ha già raccolto i primi consensi da parte delle grandi catene di distribuzione. Secondo uno studio della catena E.Leclerc su oltre 300mila clienti, il marchio ha decisamente influenzato le scelte d’acquisto indirizzandole verso prodotti con un voto più alto. Particolarmente soggetti al valore nutrizionale globale i giovani sotto i 30 anni.
Anche il Belgio ha deciso di seguire le orme francesi. Secondo il Ministro della Salute belga, Maggie De Block il nuovo sistema «Aiuterà a scegliere una nutrizione sana». Il sistema francese è stato preferito a quello inglese noto come «semaforo» e basato su un principio simile dove la scala cromatica è utilizzata per indicare ogni singola componente tra calorie, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale.
Non mancano le critiche a Nutri Score
Il sistema, per il momento, non sarà obbligatorio. A differenza degli ingredienti che devono essere indicati obbligatoriamente sulla confezione, ogni produttore potrà decidere se indicare anche il valore Nutri Score. Mentre diversi produttori hanno già deciso di adottare il sistema con soddisfazione di diverse associazioni di consumatori belga, non sono mancate le critiche.
Secondo Fevia, l’associazione dell’industria alimentare belga, il sistema è considerato «Troppo semplicistico e non tiene in considerazione le esigenze alimentari individuali di ogni singola persona». L’esempio, per Fevia, sarebbe la necessità di zuccheri per un giovane atleta rispetto a quella di un anziano pensionato: valori che Nutri Score non prende in considerazione nella scala. Nutri Score inoltre sarebbe anche stigmatizzante con diversi prodotti da esportazione caratteristici come il cioccolato che riceverebbero, secondo la scala, un bel bollino rosso.
