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Nuovi prodotti gluten-free grazie all’ingegneria genetica

Grazie alle nuove tecniche di editing genetico sarebbe possibile eliminare parti del grano e realizzare prodotti gluten-free già in partenza.

Una serie di nuovi prodotti gluten-free potrebbe essere alle porte grazie alle tecniche di editing genetico. Un gruppo di ricercatori olandesi dell’Università di Wageningen e britannici presso il National Institute of Agricultural Botany sono stati in grado di rimuovere parte delle proteine del glutine grazie alle nuove tecniche CRISPR-Cas9. Secondo i ricercatori un giorno potrebbe essere possibile rimuovere interamente le proteine responsabili per i malesseri dei celiaci.

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Nuovi prodotti gluten-free grazie alla tecnica CRISPR

L’editing genetico, a differenza di quanto avviene nelle tecniche OGM tradizionali, non prevede l’innesto di nuovo DNA estraneo per modificare gli attributi di una pianta. Invece di introdurre DNA «alieno» il metodo CRISPR agisce sul genoma originario per portare alla luce o «sopprimere» caratteristiche già esistenti. Il metodo è paragonabile ad un processo di selezione «in campo», solo molto più accelerato. Secondo i ricercatori sarebbe possibile intervenire sul genoma del grano per «cancellare» quella parte responsabile della produzione degli elementi del tossici del glutine.

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Grazie appunto alle tecniche di editing genetico, è stato possibile ottenere una pianta di grano dove alcuni geni responsabili della produzione della proteina gliadina erano stati soppressi. Alcuni ma non tutti. Secondo i ricercatori infatti la pianta ottenuta non sarebbe ancora sicura per la realizzazione di nuovi prodotti gluten-free per celiaci. Si è trattato infatti solo di una dimostrazione e non tutti i geni del glutine sono stati modificati. Eppure sarebbe solo questione di tempo: sarebbero già stati individuati i geni restanti che dovrebbero essere modificati in modo da arrivare a un prodotto sicuro per il consumo da parte di chi soffre di celiachia. Mancherebbero ancora dai 5 ai 10 anni di ricerca prima di arrivare ad un prodotto vendibile sugli scaffali.

L’incognita del CRISPR in Europa

Nel grano il glutine aiuta nel migliorare struttura e consistenza nei prodotti da forno. Per questa ragione i prodotti senza glutine sono spesso riconoscibili per la loro consistenza differente. Il nuovo sistema consentirebbe di mantenere tutte le proprietà del glutine in un prodotto da cui verrebbero eliminati solo gli «epitopi», cioè quei componenti in grado di indurre la celiachia. Eppure l’incognita resta la sicurezza del sistema di editing genetico.

Che l’Europa non veda di buon occhio gli OGM è un dato di fatto. Dal luglio 2018 la Corte di Giustizia Europea ha scelto di regolare il metodo di «editing» genetico allo stesso modo delle tecniche OGM tradizionali, limitandone di fatto la diffusione. La posizione dell’Europa ha scatenato un acceso dibattito tra le associazioni degli agricoltori e quelle delle bioindustrie. In termini pratici significa che, per i celiaci europei, i prodotti a base di grano gluten-free, sebbene teoricamente possibili, potrebbero essere una realtà ancora molto, molto lontana.

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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.