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Nuova frontiera del riciclo: la rivoluzione di Sahajwalla

Nuova frontiera del riciclo: la rivoluzione di Sahajwalla

In Australia, Veena Sahajwalla sta spostando la frontiera del riciclo oltre ogni limite. Ceramiche green e cambio di mentalità sono le parole d’ordine.

I rifiuti sono un problema attuale in tutto il mondo e comprendere come riutilizzarli è una priorità. Veena Sahajwalla, direttrice del UNSW Sydney SMaRT Centre, ha dedicato la sua vita a ciò. La sua missione è il continuo raggiungimento di una nuova frontiera del riciclo e acciaio e ceramiche green lo dimostrano. Un cambio di mentalità appare d’obbligo e le autorità sembrano finalmente pronte a favorirlo.

Nuova frontiera del riciclo

Una vita per il riciclo:

Veena Sahajwalla ha maturato la propensione al riciclo fin dall’infanzia. Ha infatti affermato che a Mumbai molti non potevano permettersi il lusso di nuovi oggetti ed erano così portati a concedere alle cose una seconda vita. Dopo la laurea in Ingegneria Metallurgica ha fatto dei rifiuti la propria missione. 20 anni fa, dunque, quando gettare via dopo l’utilizzo era l’abitudine, ha fissato una nuova frontiera del riciclo con l’acciaio green. Ha, infatti, ideato una tecnologia che permettesse di sostituire il carbone alla base del processo con penumatici fuori uso o confezioni di plastica usate. Questo ha rivoluzionato l’industria siderurgica australiana e l’ha resa una scienziata di fama mondiale.

Le ceramiche green:

Sahajwalla e il suo team hanno ormai ulteriormente spostato la frontiera del riciclo. Sono infatti riusciti a dar vita alle cosiddette “Green Ceramics”. Le ceramiche sono state create con materiali di scarto come bottiglie di vetro, confezioni di plastica e vestiti usati, in genere difficilmente riciclabili. La Sahajwalla ha detto di mirare a un mondo in cui, invece di estrarre marmo dalle montagne italiane, le persone puntano a tessuti e vecchie bottiglie. L’obiettivo è proporre un nuovo modo di intendere arredamento e architettura. Il team è andato oltre il laboratorio attraverso il lancio di una Micro Factory a Cootamundra e nel 2019 ha avviato una collaborazione con il colosso edile Mirvac.

Un cambiamento necessario:

È fondamentale che a fissare una nuova frontiera del riciclo sia la comunità. Il punto di non ritorno è, secondo la Sahajwalla, già stato raggiunto e la soluzione non può essere predisporre discariche sempre più estese. Ogni anno in Australia 67 milioni di tonnellate di oggetti vengono gettati via e solo imparando a vederli come risorse potremo evitare una crisi. Natasha Ryko, da Mirvac, ha spiegato che, purtroppo, l’edilizia ne è responsabile per il 60%. Il governo australiano sembra attribuire al riciclo grande importanza e ha vietato l’esportazione di rifiuti non processati. Sahajwalla ha approvato la legge, affermando che prendersi la responsabilità dei propri rifiuti è essenziale.

I rifiuti sono parte integrante del nostro mondo e non possiamo permettere che continuino a crescere. Ognuno nella propria quotidianità dovrebbe poter dire di aver provato ad ampliare la propria frontiera del riciclo. Chiunque si munisca di bicchieri monouso o si dedichi alla raccolta differenziata con superficialità lo fa in un’epoca in cui la disattenzione non è più una giustificazione.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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