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"Novembre”, la bellissima poesia di Vincenzo Cardarelli

"Novembre”, la bellissima poesia di Vincenzo Cardarelli

In “Novembre” Vincenzo Cardarelli ci fa immergere in un paesaggio autunnale esaltandone i tratti malinconici che fanno da specchio dell’anima.

Novembre” è una poesia di Vincenzo Cardarelli contenuta nella raccolta Poesie nuove, pubblicata per la prima volta nel 1946. All’interno del componimento l’autore descrive uno scenario autunnale e lo trasforma in metafora della condizione umana. La malinconia regna sovrana ma dai versi emerge l’invito a non lasciarsi spegnere dall’avanzare dell’età e, soprattutto, a conservare la speranza anche nei momenti di buio.

Novembre, la bellissima poesia di Vincenzo Cardarelli
@envatoelements

Novembre” di Vincenzo Cardarelli 

C’è un giorno che tutte le formiche escono dal bosco 
a fare il fascio per l’invernata.
Sopraggiungono, di lì a poco, 
le lunghe piogge autunnali, 
simili a un gran pianto dirotto, interminabile. 

È un pianto che sgorga a fiumi, a torrenti,
fa crescere il lago, solca le strade, rovina i ponti 
e dilaga per i campi ostinatamente verdi.
I muri si ricoprono di vellutina. 

Quando più nessuno se l’aspetta, 
un sole freddoloso, più prezioso dell’oro vecchio, 
torna poi, ogni mattina, 
a trovare le foglie gialle d’acacia 
che piovono ancora sui davanzali, 
le foglie secche dei platani 
che il vento trascina lungo i viali.

Novembre” di Vincenzo Cardarelli: un’analisi 

Nella poesia “Novembre” Vincenzo Cardarelli ci fa immergere in un paesaggio tipico dell’undicesimo mese dell’anno attraverso una serie di immagini immediate. Al muoversi cadenzato delle formiche fa seguito il sopraggiungere delle lunghe piogge autunnali intervallate da brevi raggi di sole e dal cadere delle foglie

Nella prima parte del componimento ogni elemento sembra diventare veicolo di nostalgia mentre nella conclusione la speranza torna a fare capolino dai versi attraverso quel “sole freddoloso” che non vuole arrendersi. Il nostro sguardo viene indirizzato a spostarsi dal basso verso l’alto mentre il componimento ci presenta una natura che man mano torna padrona del tutto.

Significato di “Novembre” di Vincenzo Cardarelli 

Con la sua poesia Vincenzo Cardarelli trasforma il mese di novembre in una potente metafora. L’autunno diventa quel momento della vita dell’uomo in cui l’età avanzata prende il posto della giovinezza. Le ombre tendono dunque a dominare il panorama e l’uomo, come una formica, si ritrova a cercare di mettere freneticamente al riparo i frutti del proprio lavoro, identificabile nei campi ostinatamente verdi”. 

La pioggia fa invece da incarnazione del pianto, in una perfetta corrispondenza tra cicli naturali e interiorità umana. A dominare il finale del componimento è il ritorno della speranza che, però, non può fermare lo scorrere inesorabile del tempo, che qui viene reso manifesto dal soffiare del vento.

Con “Novembre” Vincenzo Cardarelli ci porta a guardare l’autunno con uno sguardo indagatore nuovo. La stagione della lenta decadenza diventa il momento della resilienza e della rinascita mentre la malinconia si trasforma rapidamente in speranza che si rifiuta di appassire. La musicalità cantilenante iniziale evolve nei versi in un ritmo più incalzante che fa da specchio puntuale dei sentimenti che investono man mano il lettore.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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