
Eliminare le microplastiche nei cosmetici potrebbe essere la mossa giusta per limitare l’inquinamento degli oceani. Dal gennaio 2020 verrà imposto un divieto per la commercializzazione di alcuni cosmetici e l’Italia sembra in grado di arrivare a questo risultato in anticipo. Nella lotta contro la plastica negli oceani anche noi stiamo facendo la differenza.

Il pericolo delle microplastiche nei cosmetici
Ad essere stati coinvolti nel divieto sono i cosmetici da risciacquo ad azione esfoliante o detergente, quel tipo di prodotti che contengono microplastiche che agiscono appunto come esfoliante sulla pelle. La plastica in generale sta vedendo il suo ruolo di materia prima onnipresente molto ridimensionato, basti pensare alle iniziative nate per eliminarla dai prodotti usa e getta o i nuovi metodi per produrla in maniera biodegradabile.
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Le microplastiche nei cosmetici non sembrerebbero dannose solo per l’ambiente ma anche per la nostra salute: alcuni studi hanno dimostrato come possano diventare veicolo per patogeni o altre sostanze potenzialmente tossici. Una parte di questi minuscoli frammenti sintetici riesce ad infiltrarsi nell’acqua di fiumi e mari, anche grazie ai prodotti pensati per il risciacquo.
L’Italia elimina le microplastiche in anticipo
Il settore della cosmesi in Italia non si è fatto trovare impreparato: è già dal 2015 che, assieme alla controparte europea, si sta lavorando senza sosta per trovare soluzioni più amiche dell’ambiente. Un esempio sono gli ingredienti 100% biodegradabili, studiati affinché i componenti sostitutivi della plastica si decompongano all’interno dei depuratori.

Ad oggi il 97,6% delle microplastiche nei cosmetici risultano essere già state eliminate dal tipo di prodotti finito sotto accusa. Nell’arco del 2019 anche gli ultimi prodotti contenenti questo tipo di materiale spariranno definitivamente. È un caso sicuramente positivo: tutti i protagonisti del settore hanno unito le forze per raggiungere questo risultato prima ancora che intervenisse la legge, così da fare un passo in più per la salute dell’ambiente.

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