Miniere di carbone abbandonate: ecco i nuovi utilizzi sostenibili

Nel Regno Unito le miniere di carbone abbandonate e ormai piene d’acqua sono numerose. Oggi molti hanno deciso di puntare su di esse e sull’energia geotermica in vista di un futuro più sostenibile. Le potenzialità di questi impianti sono elevate e gli esempi concreti di un loro riutilizzo green non mancano. Le sfide non sono certo da sottovalutare, ma i progetti lasciano ben sperare.

Miniere di carbone abbandonate:
Il numero di miniere di carbone abbandonate nel Regno Unito è altissimo. Durante la Rivoluzione Industriale tali strutture sono state il cuore pulsante del Paese e hanno contribuito a plasmare le odierne metropoli. Secondo le stime un quarto della popolazione britannica vive oggi sopra miniere inutilizzate e, all’interno di esse, si sono accumulati ben 2 miliardi di m3 di acqua riscaldata. Questa può essere utilizzata per riscaldare magazzini, case, ospedali e scuole in modo sostenibile. Un sistema di riscaldamento basato sull’energia geotermica produce, infatti, il 25% delle emissioni di uno alimentato a gas. I costi per chi ne usufruisce sono del 10% inferiori.
Nuovi utilizzi:
Le miniere di carbone abbandonate hanno trovato un posto nel mondo contemporaneo. Uno degli esempi più virtuosi arriva da Heerlen, in Olanda. Qui nel 2008 è stato inaugurato un progetto basato sull’energia geotermica e oggi il sistema copre 250.000 m2 e scalda 500 edifici. Nel 1989 a Springhill, in Nuova Scozia, un’azienda di packaging, aveva già dato nuova vita a miniere inutilizzate. Ora esse sono in grado di fornire energia rinnovabile al 100% per sistemi di riscaldamento e condizionatori. In UK Lanchester Wines ha invece sfruttato un vecchio giacimento per piazzarvi un pozzo. L’acqua a 15 °C, con l’ausilio di una pompa di calore aggiuntiva, mantiene ora milioni di bottiglie di vino nei magazzini alla giusta temperatura.
Sostenibilità e futuro:
Perché le miniere di carbone abbandonate possano diventare veramente parte integrante della rivoluzione energetica è necessario ancora molto lavoro. In diversi casi le sfide sono logistiche e, per poter essere inaugurati, i progetti implicano la risoluzione di problemi di stabilità strutturale. A essere d’ostacolo è, poi, spesso l’aspetto economico. Anche se a lungo termine i sistemi finiscono per ripagarsi, il capitale necessario in fase iniziale è elevato. Adam Black di Lanchester Wines spera che con il diffondersi e il progredire di queste nuove tecnologie i costi possano diminuire. È, però, vitale che le autorità facciano la loro parte, intervenendo con regolamentazioni puntuali e incentivi.
Contro ogni previsione le miniere di carbone abbandonate potrebbero rivelarsi una risorsa impareggiabile. Per sfruttare al massimo le loro potenzialità sono, comunque, necessari studi approfonditi e un lavoro di squadra che coinvolga più discipline. Pensare che le miniere di carbone sono pronte a tingersi di green non può che generare stupore.
