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Microplastiche, per i fiumi europei è allarme

Microplastiche, per i fiumi europei è allarme

Nei più importanti fiumi europei sono presenti troppe microplastiche e il loro impatto è devastante tanto per l’ambiente quanto per l’uomo.

Le microplastiche sono ormai ovunque e i fiumi europei non fanno eccezione. L’analisi di una serie di 14 studi pubblicati in Environmental Science and Pollution Research ha rivelato che la quantità delle piccole particelle inquinanti nelle acque è eccessiva. I frammenti di sostanze nocive arrivano da vari ambiti e ora intervenire prima che le conseguenze si facciano irreversibili appare una priorità.

Microplastiche, per i fiumi europei è allarme
@envatoelements

Dove si trovano le microplastiche nei fiumi europei? 

Le microplastiche nei fiumi europei si trovano praticamente dappertutto in quantità allarmanti. A dimostrarlo ci ha pensato un team di 40 scienziati di 19 istituti. Nela ricerca sono stati analizzati i 9 fiumi più importanti del Vecchio Continente. Questi comprendevano

  • Elba 
  • Ebro 
  • Garonna 
  • Loira 
  • Reno 
  • Rodano 
  • Senna 
  • Tamigi 
  • Tevere 

Dagli esami dei campioni è emerso che in questi fiumi galleggiano in media 3 frammenti di microplastica per metro cubo di acqua. Si tratta di un valore nettamente inferiore a quello di 40 particelle per m3 registrato nei fiumi più inquinati del mondo, tra cui rientrano Nilo, Fiume Giallo, Indo e Gange, ma il valore resta altamente preoccupante.

Quante microplastiche contengono i fiumi europei? 

I dati sulle microplastiche nei fiumi europei fanno suonare un campanello d’allarme. Risalendo verso monte dalla foce dei corsi d’acqua alla prima grande città incontrata i ricercatori hanno certificato che alcuni tratti mostrano livelli di inquinamento altissimi. Le dinamiche relative al volume di acqua in movimento fanno sì, per esempio, che sul Rodano, nei pressi di Valence, siano trasportate 3.000 particelle al secondo. 

Sulla Senna, in prossimità di Parigi, nei tratti dove si sono svolte le gare olimpiche del 2024, invece, il valore è di 900 frammenti al secondo. A creare problemi è anche il fatto che le microplastiche fanno da aggreganti per altre sostanze tossiche, come metalli pesanti e pesticidi. Ciò amplifica il loro impatto su salute umana e ambiente. Recentemente sui piccoli frammenti è stato anche individuato un batterio piuttosto aggressivo, Shewanella putrefaciens, in grado di provocare infezioni anche negli umani.

Perché ci sono tante microplastiche nei fiumi europei? 

I livelli di microplastiche nei fiumi europei fanno da specchio di una problematica globale. Le particelle individuate nei corsi d’acqua sono risultate di diversi tipi. Alcune di esse sono apparse come visibili a occhio nudo, mentre altre no. Le prime hanno rivelato la tendenza, già nota, ad accumularsi in superficie. Gli inquinanti del secondo calibro, invece, sono risultati ben più pesanti e sono stati quindi ritrovati in diversi strati della colonna d’acqua. 

Queste ultime particelle costituiscono il pericolo maggiore per ambiente e salute, dato che possono infiltrarsi con facilità all’interno della catena alimentare. Tra le microplastiche sono stati distinti fibre tessili, resti di pneumatici, frammenti staccatisi da oggetti più grandi, come bottiglie, ma anche delle cosiddette “lacrime di sirena”. Con tale espressione si identificano i granuli vergini di plastica utilizzati a livello industriale.

Attraverso i fiumi le microplastiche percorrono migliaia di chilometri e arrivano a contaminare ecosistemi che saremmo tentati di credere al sicuro. Appare, dunque, evidente che i problemi non riguardano solo le aree più inquinate del pianeta. Gli scienziati chiedono, dunque, ora provvedimenti puntuali per la gestione dei rifiuti di plastica. François Ghiglione, coordinatore del progetto, ha sottolineato che intervenire alla radice della questione, sulla produzione della plastica, è l’unica soluzione.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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