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Microonde in cucina: vantaggi e accorgimenti

Microonde in cucina: vantaggi e accorgimenti

O lo odi o lo ami, il microonde è così. Ecco quali sono i motivi e gli accorgimenti per cui vale la pena utilizzare il microonde in cucina.

Impossibile calcolare i fiumi di parole che si sono spesi nel tentativo di valutare se il microonde sia o meno nocivo per la salute, se provochi il cancro o chissà quali altre malattie. Gli scienziati e i ricercatori non sono ancora riusciti a mettersi d’accordo pertanto il mondo continua a dividersi tra coloro che lo demonizzano e coloro che lo inneggiano. Tenere il microonde in cucina può avere delle buoni ragioni a sostegno, ma con qualche accorgimento.

Microonde in cucina: i vantaggi di averlo

Se si pensa all’utilizzo che viene fatto del microonde in cucina, nel nostro paese, probabilmente ci si ferma a quello di riscaldare le pietanze, una strada veloce per portare in tavola qualcosa di caldo per cena o un modo di riscaldare il cibo sul posto di lavoro. Ma in realtà è un elettrodomestico ormai largamente diffuso, il cui utilizzo può spingersi ben oltre la vostra immaginazione. Si può utilizzare per cucinare? La risposta è sì, non serve solo per riscaldare piatti pronti, spesso poco salutari, ma anche per cucinare pasti sani. Per esempio, in soli 8 minuti potete lessare una patata, mentre ne basteranno 2 per cuocere a vapore altri tipi di verdure. Quasi nessuno sa che si può preparare il latte vegetale semplicemente riscaldando l’acqua con i fiocchi di cereali e poi frullando e filtrando il tutto. Allora perché non utilizzarlo poi per riscaldare i cuscini a base di noccioli di ciliegia utili per combattere cervicale e altre piccole infiammazioni muscolari?

Gli accorgimenti da prestare al microonde in cucina

È sicuro. O almeno così dicono. Di fatto sono tutti concordi nell’affermare che utilizzare il microonde sottopone l’organismo a una certa quantità di onde elettromagnetiche che a lungo andare possono risultare dannose, ma su un calcolo di utilizzo di circa due volte al giorno ed evitando l’alta intensità, sono comunque inferiori rispetto a quelle emesse da apparecchi cellulari e ripetitori wi-fi,. Inoltre esiste un risparmio energetico, un microonde in cucina consuma decisamente meno corrente rispetto al forno. Non richiede infatti che venga preventivamente riscaldato e permette di riscaldare gli alimenti in tempi notevolmente ridotti.

Questa riduzione temporale però compromette l’omogeneità del calore, quindi attenzione a quando si estraggono i contenitori e una particolare attenzione anche al cibo, che rischia di arrivare a una temperatura di 100 gradi. Non per ultimo bisogna porre attenzione anche ai contenitori utilizzati, alcuni infatti in plastica potrebbero rilasciare il bisfenolo A, un composto organico fondamentale per la produzione di policarbonato o plastiche, ma che se posto a contatto con gli alimenti potrebbe rivelarsi dannoso; è meglio quindi utilizzare sempre i giusti contenitori senza BPA.

Insomma, il microonde in cucina può davvero facilitare la vita. L’importante è non abusarne e utilizzarlo con dei piccoli accorgimenti che permettono di averlo in cucina e utilizzarlo anche come metodo di cottura.


Beatrice Piselli
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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