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Lucca Comics & Games, un festival sostenibile

Lucca Comics & Games, un festival sostenibile

Il festival Lucca Comics & Games è sempre più sostenibile, ottenendo l'importante riconoscimento Zero Waste – Rifiuti Zero anche grazie ad un particolare bicchiere biodegradabile.

Il Lucca Comics & Games è un festival in cui gli appassionati di fumetti, videogiochi, illustrazione e letteratura fantasy si incontrano da tutta Italia e Europa, per divertirsi in maniera sempre più sostenibile. La fiera non si svolge in una sede distaccata, magari in periferia, ma si mescola ovunque nelle strade, nei viali, nelle piazze. E questo contiene a sua volta due segreti. Il primo è che spalmare la manifestazione in tutto lo spazio urbano consente di poter assimilare al meglio il numero da capogiro dei visitatori, ben 800.000, dei quali 251.000 paganti.

Come ha fatto il Lucca Comics a diventare sostenibile?

Il segreto del successo del Lucca Comics non è soltanto nei suoi fattori affettivi o emozionali. Alla base c’è un’organizzazione di esperienza, ben rodata dalle numerose manifestazioni cittadine svolte durante l’anno, come il Lucca Summer Festival. C’è una ricerca continua per migliorarsi. Nulla è lasciato al caso, dalla viabilità e alla disponibilità di parcheggi, alle forze di controllo e di polizia.

Ma un’attenzione particolare è stata dedicata alla sostenibilità dell’evento. In questi giorni le strade sono sempre apparse pulite e sulle mura, per terra, c’erano solo le foglie autunnali. Impossibile non vedere i numerosissimi bidoni messi a disposizione per i rifiuti e la raccolta differenziata. C’è comunque da dire che il pubblico del festival è educato, consapevole e attento, a dimostrazione che se le manifestazioni sono di livello si riducono sensibilmente i rischi di danni e incidenti.

L’attenzione dell’organizzazione, coadiuvata dal Comune di Lucca, è andata ben oltre, adottando una strategia tesa a rendere Lucca Comics ecologica e sostenibile. Il festival ha ottenuto, infatti, l’importante riconoscimento «Zero Waste – Rifiuti Zero». Per ridurre l’impatto ambientale, la sfida è stata quella appunto di ridurre i rifiuti. Una scommessa vinta: 100mila bottigliette di plastica e lattine in meno. Tutte le stoviglie e i packaging utilizzati nei punti ristoro interni al festival sono stati interamente biodegradabili, fatti in polpa di cellulosa, in cartoncino riciclabile e in mater-b.

Un bicchiere biodegradabile

Inoltre, per la prima volta, in collaborazione con RISTOGEST, nei punti di ristoro sono stati messi a disposizione dei veri e propri oggetti da collezione. Si tratta di bicchieri riutilizzabili che ogni visitatore ha potuto portare con sé a mo’ di borraccia, grazie anche a un pratico laccetto. I 30.000 bicchieri sono andati a ruba e diventati introvabili l’ultimo giorno. Che cosa hanno di speciale? Sono stati disegnati da LRNZ, autore del bellissimo poster della manifestazione.

L’attenzione alla sostenibilità dell’evento è stata sottolineata anche da un ospite d’eccezione, lo scienziato e attivista ambientale Paul Connet e da una intensa attività di educazione e sensibilizzazione attraverso i laboratori di Lucca Junior. Un’attenzione che dura da anni, fin dal 2014, quando il festival ha cominciato a ridurre lo spreco di carta informatizzando al massimo le pratiche interne e i processi di accreditamento alla manifestazione, riducendo al minimo la produzione di centinaia di migliaia di pagine.


Maria Milvia Morciano
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Archeologa e storica dell’arte, sono dottore di ricerca, specializzata in archeologia e autrice di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative. Sono una esploratrice bulimica di luoghi e biblioteche, mentre con il cibo ho un rapporto sereno e convinta che sia la chiave per capire il mondo e le persone. Il mio motto è: dimmi come mangi e ti dirò chi sei.
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Archeologa e storica dell’arte, sono dottore di ricerca, specializzata in archeologia e autrice di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative. Sono una esploratrice bulimica di luoghi e biblioteche, mentre con il cibo ho un rapporto sereno e convinta che sia la chiave per capire il mondo e le persone. Il mio motto è: dimmi come mangi e ti dirò chi sei.
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