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L'identikit del consumatore biologico

L'identikit del consumatore biologico

Chi acquista prodotti biologici sembrerebbe avere delle abitudini abbastanza precise, prediligendo ovviamente un certo tipo di prodotti e trasforma la spesa in un’abitudine ben programmata, anche per un aspetto etico.

Il consumatore biologico oggi è considerato una creatura abitudinaria, con dei ritmi precisi e una modalità di acquisto che, alla lunga, può svelare molto. A dirlo una ricerca Danese, che ha analizzato oltre 10.000 consumatori per tracciare una mappa delle loro gite al supermercato, in modo da stabilire se ci siano dei precisi identikit da svelare. Quello che hanno scoperto in 20 mesi è molto interessante.

Della «scala biologica» all’ascensore

Ci sono molti motivi per cui un consumatore potrebbe rivolgersi ai prodotti biologici: c’è l'aspetto salutistico, di chi preferisce prodotti più sani; c’è chi preferisce evitare prodotti che utilizzano un certo tipo di pesticidi e insetticidi chimici e, infine, c’è il rispetto per l’ambiente. Possiamo considerare quest’ultimo punto come la parte etica della scelta, ed è la componente su cui si è concentrato lo studio.

I ricercatori hanno coniato una precisa espressione per spiegare i meccanismi dietro alla spesa del consumatore biologico: «organic straircase» - o scala biologica - un fenomeno che porterebbe i clienti interessati ai prodotti biologici a comprarne diversi con un preciso ordine, un gradino o prodotto per volta. Eppure questa espressione potrebbe già essere superata.

«Connesso al consumo dei prodotti biologici si è parlato in precedenza di scala biologica, nel senso che i consumatori tendono ad acquistare certi prodotti biologici prima di altri - ha spiegato il Dr. John Thørgensen, professore di psicologia economica - ma la nostra ricerca ha indicato che in effetti abbiamo a che fare con un ascensore, dove i movimenti verso l’alto sono automatici». In altri termini, una volta che si fanno i primi acquisti nel settore Bio è facile che si continui su quella strada.

L’analisi però è andata anche oltre, dimostrando che le abitudini del consumatore biologico possono essere segmentate con precisione, e ad ogni tipologia corrisponde un più efficace messaggio marketing. È come se il biologico «diventasse un modo per definire noi stessi. Come risultato tendiamo a costruire la nostra identità attorno alla nozione dell’acquisto di prodotti biologici, ed è difficile per noi cambiare i nostri valori morali» ha concluso lo scienziato.

Fonti: Food navigator - organicfacts


Matteo Buonanno Seves
Matteo Buonanno Seves
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Un giovane laureato in Scienze Gastronomiche con la passione per il giornalismo e il mai noioso mondo del cibo, perennemente impegnato nel tentativo di schivare le solite ricette e recensioni in favore di qualcosa di più originale.
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