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La leggenda legata al girasole, il fiore simbolo dell'estate

La leggenda legata al girasole, il fiore simbolo dell'estate

Protagonista della bella stagione, il girasole è una pianta straordinaria che riserba più di una leggenda da scoprire

Il poeta Allen Ginsberg diceva che “siamo tutti girasoli dorati dentro”. Sarà per questo che almeno una volta nella vita siamo rimasti incantanti dal suo colore giallo vivo o dai bellissimi campi, che quasi misteriosamente compaiono alla nostra vista durante un viaggio in macchina. Una sensazione di bellezza, di solarità, di libertà e di vita che ha reso il girasole il soggetto preferito di molti scrittori e artisti. Proprio come Vincent Van Gogh, il pittore che più di tutti ha avuto bisogno di dipingere il girasole per dipingere la sua anima. Una pianta straordinaria, ormai un simbolo universale, su cui ruotano diverse leggende e storie.

Leggenda girasole
Foto: Hans @pixabay

Una prima leggenda legata al girasole

Si narra un giorno, in un campo, nacque un fiore dall’aspetto sgradevole. Così sgradevole, che tutti lo consideravano brutto e nessuno voleva avvinarsi. Il fiore, ormai sempre solo e triste, passava le giornate a guardare il sole sorgere e splendere. Il sole gli piaceva così tanto che allora decise di volerlo vedere più da vicino e il suo stelo come per magia si era allungato. Al fiore piacque così tanto il sole che decise di seguirlo con la sua corolla.

Il sole un giorno si accorse che il fiore lo seguiva e ne rimase molto colpito tanto da chiedergli la sua storia. Commosso da questa, il fiore più trasformato divenne il più alto e splendente del campo. Ora aveva anche un nome in onore della sua amicizia speciale: Girasole.

Quando il girasole era una divinità

Secondo alcune storie il girasole, originario del Perù, era conosciuto e usato già da millenni nella civiltà Inca come simbolo di sovranità e potere di Inti, dio del Sole. Secondo questa antica cultura il girasole era una pianta sacra utilizzata duranti i riti e a scopo divinatorio proprio perché personificava il dio Sole sulla terra, ma anche per le sue proprietà nutritive grazie ai suoi preziosi semi. La leggenda narra che Inti era triste di vedere gli uomini non in grado di coltivare o cacciare e così inviò sulla terra i suoi figli per portare loro la civiltà. Iniziarono il loro viaggio portando con loro il girasole e un cuneo d’oro magico.

Una volta trovato il luogo prescelto grazie al cuneo, piantarono il girasole e da quel primo girasole nacque una città dal nome Cuzco, la futura capitale dell’Impero Inca. Inoltre, gli Incas e gli Aztechi ritenevano che il girasole fosse in grado di attrarre le anime dei defunti che cercavano di raggiungere la luce.

Un simbolo di tenacia e amore

Ne “Le Metamorfosi” di Ovidio, la ninfa Clizia, Figlia di Oceano, era molto innamorata di Apollo. Il dio del Sole si innamorò però principessa Leucotoe e così Clizia, offuscata dalla gelosia, raccontò al padre della loro relazione e la principessa fu seppellita viva. Apollo era disperato e così cosparse il terreno di un nettare profumato, dando vita alla pianta dell’’incenso”. Ormai sconsolata, la ninfa Clizia trascorse il resto dei suoi giorni nutrendosi solo di brina e lacrime, mentre osservava il carro del Sole condotto dal suo amato. Consumata dall’amore, prese le sembianze di un fiore e anche in quel caso non smise mai di seguire il tragitto di Apollo: da lì nacque girasole.

A queste ed altre leggende sono collegati alcuni dei suoi significati più famosi, come felicità, gioia, costanza, fedeltà, ricerca della luce e amicizia. Ma al di là dei suoi molteplici significati, resta senza dubbio uno dei simboli dell’estate: anche noi, come il girasole, siamo alla ricerca del sole.


Cristina Morgese
Cristina Morgese
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Dopo aver conseguito la Laurea in Storia dell'arte e il Master in Management Museale, lavoro freelance come giornalista, copywriter e content creator. Non credo a confini già delineati, per questo mi piace oltrepassarli e trovare i fili nascosti che legano discipline diverse tra loro.
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