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Le tre minacce per l’ambiente più urgenti da affrontare secondo le Nazioni Unite

Le tre minacce per l’ambiente più urgenti da affrontare secondo le Nazioni Unite

Incendi, inquinamento acustico e sconvolgimento dei ritmi naturali sarebbero le tre minacce per l’ambiente più imminenti secondo un rapporto ONU.

Inquinamento da plastica, aumento delle emissioni e riscaldamento globale non sarebbero le sole minacce per l’ambiente a cui prestare attenzione. Secondo il rapporto Frontiers 2022 dell’UNEP, il Programma Ambientale delle Nazioni Unite ci sarebbero altre criticità di interesse globale che la comunità internazionale dovrebbe affrontare quanto prima. Si tratta della quarta edizione del rapporto, pubblicato per la prima volta nel 2016 quando diramò un’allerta sull’aumento del rischio di malattie di origine animale quattro anni prima dello scoppio della pandemia da COVID-19.

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Foto: PxFuel

Prossime minacce per l’ambiente: l’inquinamento acustico

Tra le incombenti minacce per l’ambiente la prima, secondo il rapporto, sarebbe l’inquinamento acustico. Spesso sottovalutato, si tratta di una tipologia di inquinamento difficile da valutare ma dall’impatto profondo sia sull’ambiente naturale che sulle stesse attività umane. I suoni che provengono dalle città e dalle altre attività umane rappresentano una minaccia per gli animali, alterando le comunicazioni e il comportamento di varie specie inclusi uccelli, insetti e anfibi.

Ma non solo: i suoni prolungati e di alto volume provenienti dal traffico stradale, ferroviario o dalle attività industriali o ricreative compromettono anche la salute e il benessere dell'uomo. In particolare con fastidio cronico e disturbi del sonno e conseguenti malattie cardiache e disturbi metabolici, disturbi dell’udito e disturbi psicologici.

Il pericolo imminente degli incendi.

La seconda tra le minacce per l’ambiente sarebbero gli incendi boschivi sempre più diffusi. Si stima che tra il 2002 e il 2016 una media di circa 4 milioni di chilometri quadrati di superficie terrestre è andata bruciata da incendi. È un’area grande come l’intera Unione Europea. La maggior parte di questa superficie boscosa è andata perduta sul continente africano ma, con un clima sempre più caldo e secco, il rapporto prevede un aumento della frequenza e della lunghezza degli incendi boschivi anche in aree precedentemente non soggette al fenomeno.

Effetti degli incendi

Gli effetti a lungo termine sulla salute umana e dell’ecosistema in generale si estendono oltre il singolo incendio. Il fumo e il particolato degli incendi provocano conseguenze significative per la salute anche a diverse migliaia di chilometri di distanza. Si prevede inoltre che i cambiamenti nei regimi di incendio porteranno a una massiccia perdita di biodiversità, mettendo in pericolo oltre 4.400 specie terrestri e d'acqua dolce. Gli incendi inoltre rilasciano sostanze che possono inquinare le fonti d'acqua, aumentare lo scioglimento dei ghiacciai o causare frane e proliferazioni di alghe su larga scala.

Minacce per l’ambiente: lo sconvolgimento dei ritmi naturali

La terza tra le minacce per l’ambiente più urgenti individuate dall’ONU fa riferimento alla “fenologia” ovvero i tempi e le fasi ricorrenti del ciclo della vita e della natura oltre al modo in cui le specie interagiscono all’interno di un ecosistema. Piante e animali utilizzano indizi come temperatura, durata del giorno o precipitazioni come indizi per quando compiere le loro attività, dal nutrimento alla riproduzione. Questi “indizi” per il mondo naturale sono sempre più disturbati dai cambiamenti climatici. Questo sta portando piante e animali a essere fuori sincronia con i loro ritmi naturali.

Particolarmente colpiti sono gli animali migratori al punto che in futuro in diverse regioni del mondo potrebbe sparire completamente il concetto di “migrazione”. Ma, ancora una volta, l’impatto è vicino anche all’uomo. I cambiamenti fenologici nelle colture renderanno più difficile la produzione alimentare. Nei mari invece potrebbero avere conseguenze significative per la pesca. L'impatto completo dei disallineamenti fenologici richiede ulteriori ricerche ma l’ONU invita a moltiplicare gli sforzi internazionali per il mantenimento di habitat naturali e della biodiversità.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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