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Le startup biologiche fanno gola alle grandi aziende alimentari

Le startup biologiche fanno gola alle grandi aziende alimentari

Le startup biologiche funzionano così bene che le grandi aziende alimentari ne acquistano sempre di più, attratte dal mercato del bio in continua crescita.

Sempre più startup biologiche fanno gola alle grandi aziende alimentari, al punto che nel settore si vedono sempre più acquisizioni, un trend che, a dirla tutta, ha cominciato a farsi notare 20 anni fa. Ad oggi si rischia di innescare un paradosso: i clienti che preferiscono premiare con la propria scelta piccole realtà in crescita spesso si rivolgono inconsapevoli ai giganti del settore agroalimentare.

Il successo delle startup biologiche

Nonostante il biologico negli Stati Uniti sia ancora una fetta ridotta del mercato del cibo, la sua crescita è molto più rapida rispetto a quella degli altri settori. Per capire meglio: nel 2017 la vendita di alimenti bio è aumentata del 6,4%, quello dei cibi convenzionali solo dell’1,1%. Questa differenza è da imputare soprattutto alle scelte dei consumatori, che sono sempre più interessati ad alimenti che percepiscono migliori per l’ambiente e per la propria salute.

Gli esperti prevedono che nei prossimi trent’anni sempre più persone vorranno acquistare prodotti naturali o bio, motivo per cui anche le grandi aziende alimentari si stanno orientando verso questo settore. Anziché però iniziare da zero, le multinazionali stanno acquistando le startup biologiche più di successo, sfruttando il loro elevato potere economico.

Le grandi aziende alimentari scommettono sul biologico

Un esempio di questa dinamica è General Mills: questa società è una delle più grandi al mondo a occuparsi di cibo e, fino a qualche anno fa, era in pieno contrasto con chi prediligeva prodotti bio e naturali. Oggi organizza performance live di lavorazione responsabile dei terreni e sull’uso efficiente delle risorse idriche.

L’ondata più intensa di acquisizioni da parte delle grandi aziende alimentari è cominciata nel 2012 e, con tutta probabilità, si intensificherà nei prossimi anni. Da una parte questa dinamica potrebbe fare bene al settore, aumentando la velocità con cui può crescere, dall’altro però il rischio è che vengano snaturati i valori di alcuni piccoli produttori.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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