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Le poesie di Pasqua di Giovanni Pascoli

Le poesie di Pasqua di Giovanni Pascoli

Scopriamo insieme le più belle poesie sulla Pasqua di Giovanni Pascoli, uno dei più grandi poeti della letteratura italiana

Giovanni Pascoli, nato a San Mauro di Romagna nel 1855, è senza dubbio uno dei poeti più famosi e importanti della lettura italiana, oltre che figura di spicco della corrente decadentista dell’Ottocento. Per il poeta il rapporto con la fede è sempre stato controverso, ma la sua continua ricerca e tensione verso l’ignoto e il mistero lo portarono ad esplorare senza sosta i vasti confini della spiritualità. Scopriamo insieme quali sono le poesie che Giovanni Pascoli ha dedicato alla Pasqua!

Le poesie di Pasqua di Giovanni Pascoli

"La Domenica dell’olivo"

Hanno compiuto in questo dì, gli uccelli
il nido (oggi è la festa dell’olivo)
di foglie secche, radiche, fuscelli;

quel sul cipresso, questo su l’alloro,
al bosco, lungo il chioccolo d’un rivo,
nell’ombra mossa d’un tremolio d’oro.

E covano sul musco e sul lichene
fissando muti il cielo cristallino,
con improvvisi palpiti, se viene
un ronzio d’ape, un vol di maggiolino.

"Resurrezione"

Che hanno le campane
che squillano vicine,
che ronzano lontane?
È un inno senza fine
or d’oro, ora d’argento
nell’ombre mattutine…

"Gesù"

Gesù rivedeva, oltre il Giordano,

campagne sotto il mietitor rimorte,

il suo giorno non molto era lontano.

E stettero le donne in sulle porte

delle case, dicendo: “Ave, Profeta!”

Egli pensava al giorno di sua morte.

Egli si assise, all’ombra d’una mèta

di grano, e disse: “Se non è chi celi

sotterra il seme, non sarà chi mieta”.

Egli parlava di granai ne’ Cieli:

e voi, fanciulli, intorno lui correste

con nelle teste brune aridi steli.

Egli stringeva al seno quelle teste

brune; e Cefa parlò: Se costì siedi,

temo per l’inconsutile tua veste.

Egli abbracciava i suoi piccoli eredi:

Il figlio Giuda bisbigliò veloce -

d’un ladro, o Rabbi, t’è costì tra ’piedi:

“Barabba ha nome il padre suo, che in croce

morirà.”

Ma il Profeta, alzando gli occhi

“No”, mormorò con l’ombra nella voce,

e prese il bimbo sopra i suoi ginocchi.


Cristina Morgese
Cristina Morgese
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Dopo aver conseguito la Laurea in Storia dell'arte e il Master in Management Museale, lavoro freelance come giornalista, copywriter e content creator. Non credo a confini già delineati, per questo mi piace oltrepassarli e trovare i fili nascosti che legano discipline diverse tra loro.
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Dopo aver conseguito la Laurea in Storia dell'arte e il Master in Management Museale, lavoro freelance come giornalista, copywriter e content creator. Non credo a confini già delineati, per questo mi piace oltrepassarli e trovare i fili nascosti che legano discipline diverse tra loro.
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