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Le migliori destinazioni del mondo immerse nella natura secondo Lonely Planet

Le migliori destinazioni del mondo immerse nella natura secondo Lonely Planet

L'editore delle note guide turistiche ha pubblicato la sua "Classifica del Mondo". Nella top 10 ci sono mete come Galápagos, Yellow Stone e il lago di Bled

La pandemia da Covid-19 rende difficile pianificare viaggi, soprattutto quelli internazionali. Nulla, però, vieta di aggiornare la lista personale delle destinazioni future e, perché no, inserirvi qualche incantevole posto immerso nella natura. La nuova “Classifica del Mondo” di Lonely Planet, con 500 mete incredibili selezionate dai suoi esperti offre dei grandi spunti, tra cui non mancano isole, parchi nazionali, laghi e molto altro. Ecco i luoghi naturali inseriti nella top 10.

Lonely Planet viaggi natura

1. Galápagos – Ecuador

Per gli scienziati è una sorta di paese delle meraviglie in pieno oceano Pacifico. Qui, infatti, la natura nasconde segreti introvabili nel resto del mondo. L’arcipelago delle Galápagos (nella foto qui sopra) ospita animali unici, ad esempio tartarughe di 200 anni, imponenti iguane rosa e gialle, ma anche i cormorani che non volano, specie di volatile a cui si era interessato addirittura Charles Darwin. L’ecoturismo ha avuto un boom significativo negli ultimi anni, incentivato da un aeroporto costruito con materiali sostenibili e riciclati e alimentato da energia solare ed eolica.

2. Uluru-Kata Tjuta National Park – Australia

Conosciuto per le sue antiche formazioni rocciose che al tramonto assumono colorazioni fantastiche, è un parco nazionale gestito congiuntamente dai suoi tradizionali proprietari, la popolazione Anangu, e da Parks Australia. Kata Tjuta e Uluru costituiscono i due siti principali. Kata Tjuta, considerato sacro dagli Anangu, è costituita da oltre 36 cupole rocciose che si estendono su una superficie di oltre 20 chilometri. Anche se non è più possibile salire sulla vetta più alta, il Mount Olga, i turisti possono fare molte altre esperienze nella natura.

3. Il Delta dell'Okavango – Botswana

È uno degli ecosistemi più curiosi del pianeta. Si tratta della più grande foce a delta interna al mondo. Che significa? Il fiume Okavango, dopo un percorso di mille chilometri che nasce in Angola, non sbocca in un oceano, ma ai margini del deserto di Kalahari, nell’Africa meridionale. Qui da vita a una gigantesca palude di 20 mila metri quadri composta da un reticolo di canali e isolotti esplorabili in barca o a bordo di un mokoro, una canoa tradizionale.

4. Yellow Stone National Park – Stati Uniti

Il famoso parco nazionale americano, il primo nella storia degli Stati Uniti, ospita il 60 percento dei geyser mondiali. Il più famoso è l’Old Faithful. Ma le pazzesche eruzioni di acqua bollente e vapore costituiscono solo una parte del grande fascino di Yellow Stone. All’interno dell’area protetta, è possibile ammirare infatti anche una grande quantità di animali selvatici come bisonti, orsi, lupi e alci. Gli aspri canyon, le montagne e le foreste sono perfette anche per escursioni, arrampicate e altre attività all’aria aperta.

5. Il lago di Bled – Slovenia

A due passi dall’Italia, il lago di Bled potrebbe una buona meta per le prime vacanze fuori dall’Italia ad emergenza sanitaria conclusa. Simbolo del Paese balcanico, è un gioiello incastonato tra le Alpi Giulie e la catena delle Caravanche. Negli ultimi anni, questo specchio d’acqua ha attirato numerosi turisti sulle sue sponde, a piedi o in bicicletta, ma anche nelle sue acque in cui molti amano nuotare.

6. Cascate dell’Iguazú – Argentina/Brasile

Sono una maestosa dimostrazione della potenza della natura. È una catena di 275 cascate, con altezze fino a 70 metri, che si susseguono lungo i 2,7 chilometri del fiume Iguazú. La più famosa e imponente è la Garganta del Diablo ("Gola del diavolo"). Situata sul lato argentino, è una gola a forma di U profonda 150 metri e lunga 700 metri che segna il confine tra Argentina e Brasile. Un parco nazionale condiviso dai due Paesi protegge oltre 67 mila ettari di natura.

7. Salar de Uyuni – Bolivia

È la più grande distesa salata del pianeta. Questo deserto di oltre 10mila metri quadri si è formato a seguito dell’evaporazione di un lago salato. Si trova nei dipartimenti di Potosí e di Oruro, nei pressi della città di Uyuni, nell'altopiano andino meridionale della Bolivia, a oltre 3.650 metri di quota. Quando è secco sembra di stare su un altro pianeta. Ma il vero spettacolo arriva quando piove: l’acqua caduta sulla superficie, crea uno specchio che fa perdere di vista il confine tra cielo e terra!

8. Annapurna Circuit – Nepal

Con le sue splendide montagne e i suoi villaggi nascosti, la regione dell’Annapurna è un vero e proprio paradiso per gli escursionisti. I sentieri che la attraversano conducono in un’ampia varietà di paesaggi: campagne, risaie, pascoli, sommità rocciose e terrapieni di neve. Ci sono avventure per tutti i gusti, dalle camminate più corte agli itinerari percorribili in un mese come l’Annapurna Circuit, il trekking attorno al massiccio che dà il nome alla regione. Il lago Tilicho e il villaggio di Ngawal sono le mete da non perdere.


Marco Rizza
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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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