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Le auto usate potrebbero esser il più grande ostacolo alla rivoluzione elettrica

Le auto usate potrebbero esser il più grande ostacolo alla rivoluzione elettrica

Le auto usate dei paesi ricchi vengono esportate e rivendute nei paesi in via di sviluppo rimanendo un peso per la rivoluzione elettrica della mobilità.

Molti dei paesi occidentali e dei paesi sviluppati sono da tempo impegnati verso la transizione elettrica. Sempre più veicoli elettrici o ibridi vengono immatricolati e la rete per i rifornimenti è in espansione. Eppure, secondo un recente rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), in pochi fino ad ora si stanno ponendo il problema delle auto usate. Proprio questo settore potrebbe rimanere a lungo un peso non indifferente, in grado di limitare l’efficacia della rivoluzione elettrica a livello globale.

auto usate

Le auto usate finiscono nei paesi in via di sviluppo

Nei prossimi decenni i veicoli a benzina e diesel spariranno dalla circolazione di molti paesi sviluppati. Eppure queste vecchie auto con motore a combustione non sempre finiranno per venire demolite. Le vecchie auto in circolazione in Europa, Giappone e Stati Uniti finiscono per essere esportate in paesi in via di sviluppo dove il mercato delle auto usate dei paesi ricchi è spesso l’unica opzione economicamente accessibile per i cittadini. Molte di queste auto usate hanno livelli di emissione elevati e spesso non sono idonee alla circolazione, causando quindi non solo problemi di inquinamento ma anche di sicurezza stradale.

Il mercato dell’usato una "zavorra" alla rivoluzione elettrica

Secondo Rob de Jong, capo dell'Unità per la Mobilità Sostenibile dell’UNEP “non c'è modo in cui il mondo possa raggiungere i suoi obiettivi di emissioni zero a meno che non vengano fatti sforzi per regolamentare il commercio delle auto usate”. Nel corso degli anni la crescita di domanda di veicoli nei paesi in via di sviluppo ha portato ad un aumento delle esportazioni di veicoli inquinanti e obsoleti “Se vogliamo che il parco auto globale diventi elettrico dobbiamo affrontare il problema” spiega de Jong.

Molte delle auto usate esportate non soddisferebbero gli standard di sicurezza o di emissioni nei loro paesi di origine. Spesso infatti ai veicoli vengono rimossi di parti e componenti come i filtri dell'aria. A complicare il problema, le previsioni stimano che il numero di auto in circolazione nel mondo raddoppierà entro il 2050; proprio grazie ad un aumento dei redditi nei paesi in via di sviluppo dove sempre più persone potranno permettersi un’automobile.

Come agire?

Secondo un rapporto UNEP i tre maggiori esportatori di veicoli usati sono Unione Europea, Giappone e Stati Uniti. Solo questi hanno esportato qualcosa 14 milioni di veicoli usati tra il 2015 e il 2018. Secondo il rapporto servirebbero normative armonizzate a livello mondiale per evitare che le auto usate finiscano per essere una vera e propria zavorra nei confronti della rivoluzione elettrica. Un primo passo è già stato fatto in Africa Occidentale dove è stata implementata una serie di regolamenti alle importazioni di auto usate.

Secondo l’UNEP entro 5 anni tutta l’Africa potrebbe adottare standard più severi. Entro 8 anni, gli standard sulle importazioni potrebbero estendersi a diversi paesi in tutto il mondo. “Anche gli esportatori dovrebbero assumersi le loro responsabilità” è la posizione di de Jong “Se un veicolo non è più idoneo alla circolazione in un paese europeo, non si dovrebbe esportarlo, indipendentemente dal fatto che vi sia una regolamentazione nel paese di importazione”.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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