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Lattuga incriminata: «Inquina più della pancetta?»

Lattuga incriminata: «Inquina più della pancetta?»

Il caso

Verso la fine dello scorso anno fece scalpore uno studio pubblicato dalla rivista Environment Systems and Decisions nel quale, almeno così titolarono i giornali nostrani, si affermava che la lattuga inquinerebbe tre volte di più del bacon. In realtà il dato preso di per sé ha poco senso e diverse critiche hanno colpito lo studio, che però sembrerebbe essere stato solo in parte approfondito. Cosa ci può insegnare una vicenda del genere?

Le premesse

Lo studio incriminatoEnergy use, blue water footprint, and greenhouse gas emissions for current food consumption patterns and dietary recommendations in the US’ nel suo abstract lascia intendere molto bene quali siano i suoi obbiettivi: immaginare tre scenari in cui la popolazione Americana avrebbe cambiato le proprie abitudini alimentari, tenendo presente le raccomandazioni dell’USDA ( United States Department of Agricolture) per le calorie da assumere e le fonti da cui ricavarle.

Nel primo caso si immaginava di diminuire l’intake calorico senza modificare la fonte delle calorie, nel secondo si prospettava invece un cambio di prodotti tenendo costante la quantità di calorie assunte e nel terzo, infine, di diminuire le calorie modificando anche le fonti. Il risultato?

Shifting to dietary Scenario 3, which accounts for both reduced Caloric intake and a shift to the USDA recommended food mix, increases energy use by 38 %, blue water footprint by 10 %, and GHG emissions by 6 %.

Insomma, sembrerebbe che pur diminuendo la quantità di calorie assunte giornalmente, traslare la loro fonte verso alimenti più salutari non sia, per forza di cose, la scelta migliore per l’ambiente.

Critica e limiti

La lattuga entra in gioco subito nei titoli della stampa internazionale, pur non comparendo nemmeno nell’abstract, perché si presta molto bene al claim sensazionalistico: «Mangiare lattuga inquina più della pancetta» per aizzare l’interesse morboso verso il conflitto tra due schieramenti ormai troppo polarizzati non c’è nulla di meglio. La risposta non si è fatta attendere però.

Molti ricercatori hanno sottolineato che non ha molto senso fare un paragone basato sulle calorie facendo un confronto tra cui è compreso un alimento che certamente non viene assunto per il valore energetico, come il caso della lattuga. Seguendo lo stesso principio e portandolo all’estremo, l’acqua sarebbe ancora più inquinante, non apportando alcun nutrimento al nostro organismo. Eppure l’articolo non si limitava certo a quest’ultimo paragone, anzi, il problema sollevato dal gruppo di ricercatori era principalmente legato alle raccomandazioni fornite proprio dall’USDA sul passaggio ad una dieta in cui il contenuto calorico fosse fornito non tanto dalla carne quanto dalla frutta, vegetali, latticini e pesce.

Ancora estremizzando, in un articolo apparso su Scientific American, si prova ad immaginare quale sarebbe la dieta perfetta per l’ambiente a prescindere dalla nostra salute: «If you totally forget health, which diet would have best impact on the environment?» Molti grassi e tanto zucchero.

Fonti: Mangimiealimenti - Nextquotidiano - Repubblica


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