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L'alga palla Marimo: perché è considerata un simbolo d’amore e come si cura

L'alga palla Marimo: perché è considerata un simbolo d’amore e come si cura

Dalla botanica alla mitologia, dal Giappone alle nostre case: tutto sull’alga Marimo, che testimonia l’amore eterno e porta fortuna

Ha la forma di una palla, l’aspetto morbido del muschio e una storia d’amore a segnarne le origini: è il Marimo (nome scientifico Aegagropila linnaei), una piccola alga che cresce spontaneamente nel lago Akan, in Giappone.

Alga Marimo

La scoperta

Le colonie di quest’alga – chiamata Marimo nel 1898 dal botanico giapponese Tatsuhiko Kawakami Tatsuhiko (Mari in giapponese significa biglia e Mo pianta d’acqua) – sono state individuate in pochissimi altri luoghi, oltre al Giappone, come l‘Islanda, la Siberia o l’Estonia. I giapponesi sono molto legati al Marimo, tanto da dedicargli un festival, che dal 1950 si svolge ogni autunno sulle rive del lago Akan, nel distretto di Hokkaido, con la benedizione, la sfilata di torce, le danze e i canti tradizionali degli indigeni Ainu. Il Marimo appartiene a una specie protetta, dichiarata “Tesoro Nazionale Giapponese”: l’alto numero di persone che in passato lo collezionava ha rischiato infatti di portarlo all’estinzione.

Perché il Marimo è considerato un simbolo d’amore

La mitologia giapponese narra di due innamorati costretti ad allontanarsi dalle rispettive famiglie, che si opponevano al loro amore. Giunti sulle rive del fiume Akan, i loro cuori si trasformarono in Marimo, permettendo così alla coppia di fluttuare per sempre insieme e vivere il loro amore senza più nascondersi. Per questo motivo il Marimo è simbolo d’amore eterno, ma viene anche donato come buon auspicio in occasione della nascita di un figlio, dell’ingresso in una nuova casa o l’inizio di un nuovo lavoro.

Alga Marimo simbolo d'amore

Come si cura

È davvero semplice prendersi cura del Marimo, che vive anche duecento anni ed ha una crescita lentissima (circa cinque millimetri all’anno). Bisogna tenerlo in un contenitore d’acqua (non distillata), lontano dalla luce intensa: poiché in natura vive sul fondale del lago, ama la penombra. È bene cambiare l’acqua ogni due settimane e, prima di rimmergere l'alga in acqua fresca, sciacquarla e strizzarla delicatamente. Se si aggiungono due dite di acqua frizzante, il Marimo trasformerà l’anidride carbonica in ossigeno e la sua danza sarà più marcata.

Amore e buon auspicio in una danza leggera: è questo il Marimo.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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