Nuove prove archeologiche ipotizzano l’esistenza di un’antica volpe domestica adottata dalle popolazioni del Sud America.
Solitamente il cane è considerato tra i primi animali addomesticati dall’uomo. Tuttavia in un recente studio si ipotizza l’esistenza di una volpe domestica in alcune antiche popolazioni del Sud America. La scoperta mette in luce la complessa relazione tra l’uomo e gli animali nel corso dei secoli.
La scoperta della volpe domestica
I ricercatori dell’Instituto de Evoluciòn, Ecologìa Històrica y Ambiente Idevea e dell’Università di Oxford hanno trovato nuove prove sulla storia dell’addomesticazione dei canidi. I risultati sono stati recentemente pubblicati su Royal Society Open Science e ipotizzano l’esistenza di una volpe domestica.
La specie a cui apparteneva questa volpe domestica è estinta. I ricercatori hanno identificato i resti degli animali trovati sepolti in alcune tombe del Sud America. Secondo le analisi, gli scheletri degli animali appartenevano alla specie Dusicyon avus. Questa antica volpe era di taglia media, dai 10 ai 15 kg.
Le analisi dei resti di volpe domestica
I ricercatori hanno studiato una tomba scoperta a Cañada Seca. Il sito archeologico era in una miniera di argilla in Patagonia (Argentina). All’interno della tomba erano presenti 24 corpi di esseri umani, di cui sei giovani e diciotto adulti. Degli esemplari di volpe ed altri canidi erano sepolti insieme ai loro antichi proprietari.
I ricercatori hanno eseguito delle analisi genetiche sui resti scheletrici. I risultati hanno permesso di ipotizzare il tipo di alimentazione degli esemplari della volpe ritenuta domestica. I dati sembrano confermare che la volpe avesse una dieta simile a quella delle antiche popolazioni di cacciatori - raccoglitori che abitavano in Sud America.
Il rapporto con la volpe
Secondo lo studio, questa antica specie di volpe conviveva con le popolazioni di cacciatori - raccoglitori ancora prima dell’addomesticazione del cane. La scoperta non ha sorpreso del tutto Cinthia Abbona, la ricercatrice che ha coordinato lo studio. Infatti, secondo Abbona, le antiche popolazioni indigene dell’Amazzonia erano solite adottare nella propria comunità diversi tipi di canidi selvatici.
Il rapporto con questi animali poteva, però, essere di natura diversa. Alcuni animali selvatici, infatti, erano tumulati insieme agli esseri umani per il loro valore simbolico e religioso. Degli scheletri di volpe sono stati trovati anche in altre tombe, come ad esempio in quelle di Loma de los Muertos e Rìo Lujàn.
Una nuova storia dell’addomesticazione
La scoperta fatta dal gruppo di ricerca coordinato da Abbona porta a rivedere la storia dell’addomesticazione. La stessa ipotesi che potesse esistere un’antica volpe domestica permette di osservare il rapporto delle popolazioni indigene con gli animali sotto una luce diversa. Questi animali entravano a far parte della famiglia, tanto da essere sepolti insieme ai loro proprietari.