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La Terra potrebbe diventare inabitabile per l'uomo entro i prossimi 400 anni

La Terra potrebbe diventare inabitabile per l'uomo entro i prossimi 400 anni

Senza un deciso intervento di riduzione delle emissioni la Terra potrebbe diventare inabitabile e ostile alla vita umana in un futuro non troppo lontano.

Gran parte delle proiezioni sull’impatto della crisi climatica mostrano il panorama fino al 2100. In un orizzonte temporale tutto sommato vicino, la situazione sarebbe critica ma non ancora apocalittica. Eppure basterebbe guardare un poco più avanti nel tempo per far gelare il sangue nelle vene. È quanto hanno fatto i ricercatori della Università McGill in Canada. Guardando agli effetti di un riscaldamento globale incontrollato nei prossimi 400 anni, il panorama è raccapricciante. Gran parte della Terra diventerebbe inabitabile per l’uomo.

terra inabitabile

La Terra un pianeta inabitabile per l’essere umano

Senza un intervento diretto per il controllo delle emissioni, nel 2500 il nostro pianeta sarà molto diverso come lo vediamo oggi. Secondo i ricercatori il riscaldamento globale finirebbe per rendere il bacino della foresta amazzonica una piana sterile, gran parte del continente nord americano un’area tropicale e gran parte dell’India e del sud-est asiatico un luogo troppo caldo e umido per l’uomo. La ricerca, pubblicata sulla rivista Global Change Biology, ha tenuto in considerazione diversi scenari per i prossimi 400 anni. Nello scenario senza controllo delle emissioni gran parte della Terra diventerebbe inabitabile.

Cosa cambierebbe sul nostro pianeta

Se gli accordi di Parigi sul clima non saranno rispettati e il riscaldamento globale salirà oltre i 2°C, l’area disponibile per molte colture di base per l’alimentazione si ridurrebbe. Gran parte della vegetazione e delle coltivazioni dovrà spostarti a nord o sud, verso i poli, per inseguire le nuove aree temperate. Luoghi ricchi di biodiversità e fondamentali per l’ecosistema planetario come la foresta amazzonica potrebbero diventare una piana arida e sterile.

Il caldo eccessivo finirebbe per rendere un’ampia zona della Terra inabitabile. In particolare, gran parte delle regioni tropicali, oggi altamente popolate, diventerebbero troppo calde e umide per sostenere la vita umana. In queste zone sarebbe impossibile vivere senza equipaggiamento protettivo, quasi come su un pianeta alieno.

Uno sguardo necessario nel futuro (non troppo) lontano.

Molti dei rapporti sul clima basati sulla ricerca scientifica, mostrano l’impatto dei cambiamenti climatici a “breve” termine. Eppure, nel 2100 le persone nate oggi avranno solo 80 anni. Il peso, letteralmente, letale di una Terra inospitale e inabitabile ricadrà interamente sui nostri nipoti e pronipoti. Secondo Christopher Lyon, principale autore della ricerca, è fondamentale iniziare a spostare l’orizzonte temporale in avanti.

“Il punto di riferimento del 2100, che è stato utilizzato per oltre 30 anni è miope” spiega “Se non riusciamo a raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi, molti luoghi del pianeta cambieranno drasticamente”. Le proiezioni a lungo termine dovrebbero essere prese seriamente in considerazione in fase di pianificazione degli interventi. Il futuro della vita dell’uomo sulla Terra potrebbe dipendere da questo.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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