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La terapia segreta degli alberi

La terapia segreta degli alberi

Ricerche recenti dimostrano che esiste una terapia segreta degli alberi, ci fanno stare bene ma anche loro beneficiano del nostro contatto.

È noto a tutti che le piante hanno un effetto benefico sull’uomo. Quando ci troviamo in un bosco, quando abbracciamo un albero, quando ci fermiamo ad osservare anche solo un parco urbano o un giardino domestico, stiamo facendo una sorta di terapia segreta degli alberi. Scopriamo che cos’è la bioenergia delle piante e che effetti ha sul nostro organismo.

La terapia segreta degli alberi

Una lunga storia d’amore 

Sin dai tempi remoti, l’uomo è sempre ricorso alla natura per stare bene. Non si parla solo del benessere infuso dalle piante sotto forma di integratori, oli essenziali o tinture madri. Certo, tutto questo è sempre stato di enorme aiuto per guarire da eventuali problematiche di tipo sia fisico che psicologico. Ma le piante ci apportano anche altri benefici. 

Tantissime persone sono attratte dalle piante. Non a caso l’hashtag #alberi in Instagram corrisponde a più di 1,1 milioni di foto, mentre #tree dà più di 66,6 milioni di risultati. Ciò significa che stare in mezzo agli alberi ci piace, ci affascina e li fotografiamo inconsciamente per catturare la loro energia, che è proprio alla base della terapia segreta degli alberi.

La terapia segreta degli alberi 

Lo scienziato belga Walter Kunnen studiava proprio l'aspetto energetico della biosfera e sosteneva che avvengono infinite interazioni tra gli elementi. Gli esseri viventi sono immersi in una infinità di campi elettromagnetici naturali e artificiali. Non solo: secondo Kunnen, l’uomo è una sorta di antenna ricetrasmittente che riceve, emette e accumula energia. Questo meccanismo si basa sul concetto di risonanza, ovvero la capacità di vibrare in sintonia con alcune frequenze. 

Oltre agli organismi, anche i singoli organi vibrano in risposta a determinate frequenze vibratorie, quindi ricevono questi campi energetici e ne creano a loro volta. Studiare i campi energetici permette quindi di ottenere importanti informazioni sia sullo stato energetico di ogni organo e sia su quello dell’habitat con cui interagisce l'organismo.

L’antenna di Lecher 

Attraverso uno strumento di misurazione noto come antenna Lecher, è possibile valutare l’influenza che le onde elettromagnetiche hanno sul nostro corpo e sui nostri organi. Il corpo umano, infatti, è in grado di conservare per settimane le tracce dei campi elettromagnetici che interagiscono con esso. Walter Kunnen mise a punto un metodo per decodificare queste tracce. In questo modo, è stato possibile appurare che anche gli alberi e le piante sono generatori di campi bioenergetici. Questa bioenergia vegetale, a seconda della pianta, ha un particolare effetto benefico su determinati organi, a seconda del tipo di albero.

La collocazione dell’albero è importante 

La biosfera è attraversata, quindi, da campi elettromagnetici che hanno una direzione e un verso. Gli alberi, che vivono sulla superficie terrestre da centinaia di milioni di anni, dal momento che non si possono spostare, hanno dovuto sviluppare una tecnica per sopravvivere ai campi elettromagnetici:  vibrando alla stessa frequenza, raccolgono le energie a loro utili per vivere

A loro volta i campi elettromagnetici che attraversano gli alberi raccolgono l’informazione energetica emessa dai vegetali e la trasportano a distanza. In questo modo si forma una sorta di bolla energetica tridimensionale che ha le stesse caratteristiche energetiche della pianta. Ciò significa che anche a distanza di alcuni metri possiamo trarre gli stessi benefici che avremmo stando a contatto diretto con l’albero. 

Ad esempio, Se ci troviamo nelle vicinanze di un tiglio, che ha effetti benefici sul sistema linfatico, sul cuore e sullo stomaco, la stessa informazione bioenergetica ci arriva trasportata dal campo elettromagnetico che lo ha attraversato, senza bisogno che tocchiamo l’albero.

Benessere reciproco 

Attraverso macchine di biorisonanza e bioelettrografia gli studiosi hanno scoperto che, dopo essere stati a contatto con una pianta, abbracciandola o permanendo nella sua area energetica, l’effetto benefico rimane nell’organismo umano per un bel po’ di tempo. 

Molti parametri biologici si regolarizzano: diminuisce lo stress, migliora la respirazione, aumenta l’ossigenazione dei tessuti e quindi si fortificano le difese immunitarie. Ma la vera scoperta stupefacente è che anche noi possiamo contribuire al benessere degli alberi

Con le stesse apparecchiature tecnologiche è stato possibile constatare che gli alberi reagiscono al contatto con gli esseri umani, incrementando il proprio campo elettromagnetico. Ancora più incredibile è che questi studi hanno evidenziato che, quando è un bambino ad abbracciare un albero, il campo energetico di quest’ultimo è ancora più potenziato.


Erika Barani
Erika Barani
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Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
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Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
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