inNaturale
Home
>
La storia della quercia monumentale di Santa Maria della Valle

La storia della quercia monumentale di Santa Maria della Valle

Un mezzadro a inizio ‘900 impedì l’abbattimento di un albero: la quercia è ancora lì ed è diventata albero monumentale

Quella della quercia monumentale di Santa Maria della Valle vicino a Fossombrone, nella provincia di Pesaro Urbino è una storia di tenacia, saggezza e giustizia, esattamente ciò che questo albero simboleggia fin dai tempi antichi. Ecco come è andata.

quercia monumentale
@envatoelements

Tutto ebbe inizio all’inizio del secolo scorso

Fossombrone è famosa nella Valle del Metauro e in tutte le Marche per il Ponte della Concordia e le Marmitte dei Giganti, un punto naturalistico di eccezionale bellezza. In pochi però conoscono la storia della quercia monumentale che vive nella zona di Santa Maria della Valle. A inizio ‘900 vivevano nella zona 3 piccoli proprietari terrieri, i quali, dovendo acquistare un quintale di ghiande per i propri animali, decisero di rivolgersi al Monte dei Pegni. Decisero quindi di dare in pegno i loro 3 piccoli poderi ed accesero un debito. Non essendo però più in grado di estinguere il debito, i 3 proprietari si videro privati dei loro campi, che vennero dati in gestione a dei mezzadri.

Ostinazione e saggezza

Un giorno al mezzadro che lavorava il campo su cui era cresciuta la quercia ricevette una terribile notizia, che però lo lasciò imperturbato. La quercia era stata venduta per ricavarne legna da ardere. Il contadino non si perse d’animo e fu irremovibile: non avrebbe abbattuto la quercia. Non cambiò idea neppure di fronte alla minaccia che gli venisse revocata la concessione del terreno, che il Monte dei Pegni avrebbe assegnato a qualche altro contadino. Pare che le parole furono “corro anche questo rischio di perdere il terreno ma la quercia non si tocca!”.

La quercia monumentale di Fossombrone

In effetti la quercia rimase al suo posto e intatta. Continuò a crescere fino a raggiungere una circonferenza di 440 cm e un’altezza di 16 metri. Proprio queste sue caratteristiche e l’età sono stati i fattori valutati dal Ministero dell’Agricoltura per decidere di nominare la quercia di Santa Maria della Valle albero monumentale. Non è l’unica nella provincia di Pesaro e Urbino, ma ciò non deve sorprendere. Infatti stiamo parlando di una quercia Roverella o quercus pubescens, un tipo di albero molto maestoso diffuso sul territorio italiano ed esempio tipico di albero monumentale.

La simbologia della quercia

È curioso come la storia di questa quercia sembri legata a doppio filo alla simbologia che da sempre caratterizza questo albero. Nelle culture antiche matriarcali la quercia Rroverella era l’albero della Dea Madre, ovvero colei che ospita, nutre e difende la vita. Nell’antica Grecia la quercia era considerata un albero sacro a Zeus, simbolo di giustizia e rettitudine morale. Un’altra caratteristica naturale della quercia è quella di avere un apparato radicale molto sviluppato, tanto che pare che il volume delle radici equivalga al volume della chioma esterna. Per questa sua caratteristica, la quercia simboleggia il radicamento e una fortissima resistenza.


Erika Barani
Erika Barani
Scopri di più
Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
Scopri di più
Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte