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Una pizza da 2000 dollari? La trovate a New York

Una pizza da 2000 dollari? La trovate a New York

Esistono pochi altri piatti al pari della pizza eletti all’unanimità come cibi «del popolo», piatti semplici ed economici capaci nonostante tutto di far sbocciare un sorriso tra labbra sporche di pomodoro e mozzarella. Proprio per queste premesse non c’è nulla di più dissacrante che trasformare questo capolavoro di semplicità in un trionfo di opulenza da oltre 250 dollari la fetta, tanto più se c’è dell’oro commestibile di mezzo.

Caviale e Fois gras

La pizza in questione è la 24K, va ordinata con due giorni d’anticipo e promette di essere un’esperienza ai confini del gusto condensata in un piatto: si comincia dall’impasto, annerito con del nero di seppia, steso a mano e coperto da un leggero strato di cremoso formaggio Stilton direttamente dall’Inghilterra. A questo punto avviene il passaggio nel forno a legna (non elettrico, nel caso ci fosse bisogno di specificarlo per 2000 dollari di pizza) ed è solo dopo cottura che vengono aggiunti i veri protagonisti, come il Fois Gras e i tartufi neri dalla Francia. Non è finita però, perché l’intera pizza è coperta da foglie d’oro da 24 carati, origine del nome, cosparsa di ulteriori fiocchi d’oro e, come tocco finale, qualche abbondante cucchiaiata di caviale Ossetra, in visita dal mar Caspio. Guarniscono alcuni rari petali di rosa edibili. Ecco a voi la pizza più costosa al mondo.

Bisogna prendere un bel respiro e affrontare l’argomento con calma e sangue freddo, cacciando in fondo allo stomaco pregiudizi e anni di cultura gastronomica nostrana in cui la semplicità ha sempre fatto da padrona. Del resto siamo nella ribollente New York City, e nemmeno in una posizione qualsiasi, ma a due passi dal centro finanziario della città, al ristorante Industry Kitchen guidato dall’Executive Chef Braulio Bunay.

Una pizza da 2000 dollari, epitome di decadenza

Lo chef racconta alla rivista Town&Country come l’ispirazione l’abbia trovata proprio in quel quartiere finanziario in cui tutto è permesso, dove le gioiellerie traboccano di sfarzo e oro: “è l’epitome della decadenza - riassume Bunay - la pizza è estremamente ricca, se siete nel mood per un pasto sontuoso, questo è il piatto che fa per voi.”

Ma perché proprio sotto le spoglie del vessillo nostrano, verrebbe da chiedersi? Lo chef ha una risposta anche a questo: “sotto forma di pizza è più approcciabile.
Crediamo convenga sottolinearlo, in questo caso ogni dubbio è lecito.

L'ultima cosa che rimane da capire è se sia buona o meno. Per rispondere a questa domanda vi invitiamo a dare un'occhiata alle reazioni all'assaggio nel video qua sopra o nella gallery qui di seguito, noi non siamo rimasti troppo sorpresi.

Fonti: cnbc.com - industry-kitchen.com - townandcountrymag.com


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Matteo Buonanno Seves
Matteo Buonanno Seves
Scopri di più
Un giovane laureato in Scienze Gastronomiche con la passione per il giornalismo e il mai noioso mondo del cibo, perennemente impegnato nel tentativo di schivare le solite ricette e recensioni in favore di qualcosa di più originale.
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