
Una colla naturale, resistente all’acqua e all’umidità potrebbe arrivare presto grazie alle api. I ricercatori americani del Georgia Institute of Technology negli Stati Uniti, avrebbero scoperto come le api sono in grado di realizzare la sostanza adesiva che permette loro di trasportare il polline in condizioni atmosferiche estreme. Questa sostanza completamente naturale avrebbe proprietà eccezionali tali da competere con le colle tradizionali.
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La colla naturale delle api
Le api passano gran parte della giornata a raccogliere polline, eppure tutto il loro duro lavoro rischierebbe di venire vanificato da un semplice temporale se non fosse per la colla naturale che gli insetti utilizzano per tenere il polline ben saldo sulle zampe. Le api incontrano ogni genere di ambiente, dall’umido al bagnato al secco: eppure la loro «colla» è in grado di trattenere il polline in pressoché ogni situazione. Le proprietà eccezionali di questa colla hanno spinto i ricercatori americani a indagare più a fondo nel tentativo di copiare il segreto delle api.
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Il segreto, a quanto pare, è una particolare miscela tra la «saliva» zuccherina prodotta dall’ape (il principale ingrediente da cui si ottiene il miele) e da una sostanza oleosa che le api raccolgono sui fiori chiamato pollenkitt. Il pollenkitt è presente sul polline di alcuni fiori e aiuta gli insetti nel trasporto del polline grazie alle sue capacità adesive. Dalla miscela particolare di queste due sostanze nascerebbe la super colla naturale
Un nuova colla biologica
I ricercatori hanno testato le sostanze in diverse condizioni ambientali ma le proprietà più interessanti e significative della colla naturale sono state ottenute quando la «saliva» d’ape e il pollenkitt lavorano assieme. «Volevamo capire come fosse possibile per le api rimuovere facilmente il polline una volta in alveare mentre invece è così difficile staccarlo dalle zampe durante il viaggio» hanno spiegato i ricercatori.
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La risposta è che la particolare sostanza adesiva oppone tanta più resistenza quanta più forza viene applicata per «strapparla». Grazie ai test condotti gli scienziati sono convinti di poter replicare il procedimento di base e arrivare ad una nuova sostanza adesiva ispirata alle api in grado di resistere a condizioni di umidità estreme. Le possibili applicazioni prospettate variano dai campi delle nanotecnologie a quello delle costruzioni fino al campo biomedico.

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