Euro

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">Tre quarti del miele al mondo sarebbe <strong>contaminato da pesticidi</strong> noti per essere nocivi per le api. È quanto emerge da uno studio pubblicato questo 6 ottobre sulla rivista <strong>Science</strong>. Nonostante i livelli di pesticidi siano ritenuti non nocivi per l’uomo, lo sarebbero invece per gli insetti impollinatori. Secondo gli autori dello studio «Quasi non esiste un luogo sicuro per le api».</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Lo studio</h2> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">Gli scienziati hanno analizzato <strong>198 campioni</strong> di miele proveniente da tutti i continenti testandoli per cinque diversi tipi di pesticidi noti come <strong>neonicotinoidi</strong> noti per la loro azione deleteria sull’operato delle api. Lo studio è stato il primo tentativo di quantificare la presenza di queste sostanze su scala globale utilizzando un metodo standardizzato.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">Dai risultati è emerso che il <strong>75%</strong> dei campioni sottoposti a analisi conteneva quantità di questi pesticidi. In oltre metà dei campioni la dose era uguale o superava quella ritenuta nociva per le funzioni cerebrali degli insetti. «La presenza di neonicotinoidi nel miele non è una sorpresa» ha detto<strong> Edward Mitchell</strong>, biologo dell’<strong>Università di Neuchâtel</strong> in Svizzera che ha condotto la ricerca «Ciò che è originale è che ora abbiamo una mappa più precisa della situazione a livello mondiale».</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Mappa globale</h2> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">E la mappa non è certo una mappa confortante. L’effetto dei neonicotinoidi sulla vita delle api è ancora in discussione. Studi hanno suggerito come l’esposizione a questo tipo di pesticidi, tra i più diffusi al mondo, non solo abbasserebbe il valore nutrizionale del miele, ma che ridurrebbe le stesse<strong> probabilità di sopravvivenza</strong> delle api influendo sulla loro capacità imparare e ricordare e rendendole più suscettibili a malattie e parassiti. Questo tipo di pesticidi è ritenuto tra le prime cause del <strong>declino mondiale</strong> della popolazione di api nonostante i suoi produttori critichino strenuamente i risultati delle ricerche emerse al riguardo.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">Il miele di Nord America, Asia e Europa risulterebbe il più contaminato con oltre l’<strong>80% dei campioni risultati positivi</strong>, quello meno contaminato risulterebbe il miele del Sud America. A preoccupare gli scienziati è però l’<strong>estensione del fenomeno</strong>: anche il miele prodotto in luoghi remoti come le isole del Pacifico o sulle coste dell’Africa occidentale presenta questo tipo di contaminazione.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">Rischio per la salute umana? Al momento pare di no. Gli autori dello studio hanno evidenziato infatti come le concentrazioni di pesticidi nel miele siano<strong> inferiori alle quantità massime autorizzate dell’Unione Europea</strong> nei prodotti alimentari. «Non possiamo dire che esista alcun rischio per l’uomo basandoci sulla legislazione corrente» è la conservativa analisi di Mitchell in una intervista a The Verge. Quanto invece l’utilizzo dei neonicotinoidi influisca sulle api e di conseguenza sull’intero ecosistema a livello mondiale <strong>è ancora oggetto di dibattito.</strong></p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p><span style="color: #999999;"><em>Fonti: science.sciencemag.org - nature.com - theverge.com - adnkronos.com</em></span></p> </div> 

Il 75% del miele al mondo è contaminato da pesticidi 


miele-contaminato

Uno studio pubblicato dalla rivista Science mappa la diffusione planetaria dei pesticidi neonicotinoidi. A rischio la sopravvivenza stessa delle api, senza contare le contaminazioni più pericolose.


Il 75% del miele al mondo è contaminato da pesticidi

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Il perché di una legge sul biologico per salvare le api</h2> <p>Il provvedimento per salvare le api arriva in Baviera dopo <strong>l’allarme lanciato dagli scienziati</strong> sul declino inquietante della popolazione di insetti, soprattutto insetti volanti. I dati raccolti in anni recenti hanno riportato un rapido declino nella popolazione. Dalle stime addirittura quasi un terzo degli insetti responsabili per l’impollinazione è<strong> minacciato d’estinzione.</strong> Vi abbiamo già raccontato come la Germania abbia perso negli ultimi 30 anni circa il 75% della popolazione di insetti volanti.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>Sembrerebbe che l'<strong>agricoltura biologica aiuti gli impollinatori</strong>, insetti come le api, e possa fermare il declino che gli ha colpiti nell’ultimo anno. Potrebbe non sembrare una grande novità, ma è la prima volta che uno <strong>studio della durata di 3 anni</strong> arriva a queste conclusioni. E considerando che negli ultimi 40 anni il declino della popolazione degli impollinatori è <strong>diminuita quasi costantemente</strong>, è importante avere le idee chiare su questa questione per evitare le spiacevoli conseguenze di un <a title="Scopri cosa accadrebbe in un mondo senza api" href="https://www.innaturale.com/senza-api-mondo-finirebbe-quattro-anni/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">mondo senza api</a>.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Come il biologico aiuta gli impollinatori</h2> <p>Lo studio è stato condotto dai ricercatori del <strong>Centre for Environmental and Climate Research</strong> alla <strong>Lund University</strong>, in Svezia. Il <strong>dr Romain Carrié</strong> ha svolto il suo studio paragonando la popolazione di <strong>bombi</strong>, una specie di impollinatori simili alle api, tra <strong>9</strong> campi coltivati in maniera tradizionale e <strong>10</strong> dedicati all’agricoltura biologica.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>Il risultato è stato evidente: <strong>le popolazioni di impollinatori erano più variegate e stabili in un contesto biologico</strong>. Il merito, secondo i ricercatori, è stato di due fattori</p> <ul> <li><strong>Più fiori</strong>, abbondanti nelle coltivazioni biologiche grazie all’uso più moderato di pesticidi. Avere una popolazione floreale più ricca aiuta a stabilizzare gli impollinatori.</li> <li><strong>Meno insetticidi</strong>, che oltre ovviamente a combattere gli insetti che danneggiano le coltivazioni uccidono molti impollinatori.</li> </ul> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>Il dr Romain Carrié ha sottolineato che è la prima volte che <strong>uno studio di queste dimensioni viene portato avanti per così tanto tempo</strong>. I risultati a cui sono arrivati i ricercatori sono sempre meno fraintendibili, confermando che<strong> l’agricoltura biologica potrebbe essere meno pericolosa per l’ambiente</strong></p> </div> 

biologico-aiuta-impollinatori

Uno studio ha dimostrato che l’agricoltura biologica aiuta gli impollinatori come le api e potrebbe arrestarne il declino.


L'agricoltura biologica aiuta gli impollinatori

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Non solo biologico nella legge per salvare le api</h2> <p>Oltre alle coltivazioni biologiche, per salvare le api il 10% degli spazi verdi in Baviera dovrà essere <strong>trasformato in giardini fioriti</strong> mentre fiumi e torrenti riceveranno maggiore salvaguardia per <strong>prevenire l’abuso di pesticidi</strong>. «Abbiamo preso il testo della petizione parola per parola» ha detto il primo ministro bavarese <strong>Markus Söder</strong>. La scelta di non sottoporre la proposta a referendum deriva certamente dal senso di urgenza.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>La presenza d’insetti non è fondamentale solo per l’impollinazione delle piante ma, <strong>per l’intera catena alimentare</strong>. Innumerevoli specie animali si nutrono di insetti e il declino nel loro numero a causa delle tecniche di coltivazione basate sull’uso intensivo di pesticidi sta portando <strong>danni incalcolabili per l’intero ecosistema</strong>.</p> </div> 

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Ecologia

In Baviera si punta sul biologico per salvare le api. Almeno il 30% del territorio sarà coltivato bio per ridurre i pesticidi grazie ad una nuova legge. 

La Baviera scommette sul biologico per salvare le api

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