Insalata idroponica in Antartide: è arrivato il primo raccolto
Vorreste provare l’insalata idroponica in Antartide? È stato finalmente recuperato il primo raccolto dalle serre della stazione tedesca Neumayer Station III, per un totale di quasi 4 chilogrammi di insalata, 18 cetrioli e 70 radicchi. Vi avevamo già raccontato della messa in sede di questa fattoria high-tech, in grado di crescere frutta e verdura senza terra o sole, con applicazioni anche nell’esplorazione marziana. Ora è il momento di raccoglierne i frutti.
Il primo raccolto
Per quanto la tecnica di coltura idroponica possa far stortare il naso a molti i suoi vantaggi sono enormi, dalla libertà dal suolo passando per un consumo di acqua estremamente ridotto, questa tecnica potrebbe rappresentare il futuro di un certo tipo di agricoltura. E se la NASA è impegnata a testare i suoi progetti sulla Stazione Spaziale Internazionale questo raccolto è quello che ci si aspetterebbe su una futura base lunare o marziana.
A gestire l’esperimento ci ha pensato direttamente l’Agenzia spaziale tedesca assieme all’Unione Europea e perfino l’Italia si è unita allo sforzo tecnologico. Isolamento totale e condizioni climatiche estreme sono i due motivi principali per cui si è scelto l’Antartide, simile per molti versi alla Luna o Marte. Coltivare in condizioni estreme è di fondamentale importanze e stiamo diventando sempre più bravi a farlo.

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.
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