inNaturale
Home
>
L’inquinamento moltiplica i casi di cancro, le previsioni dell’OMS

L’inquinamento moltiplica i casi di cancro, le previsioni dell’OMS

Entro il 2050 i casi di cancro sono, secondo l’OMS, destinati a moltiplicarsi e l’inquinamento atmosferico rimane tra i principali colpevoli.

La ricerca sul cancro progredisce oggi in modo velocissimo, ma, purtroppo, inquinamento e altri fattori fanno in modo che i tumori rimangano un problema di salute pubblica pressante. Secondo un nuovo report dell’OMS, purtroppo, per altro la situazione è destinata a peggiorare e, entro il 2050, potremmo avere un aumento dei casi del 77%. A essere pericolosa è soprattutto l’aria che respiriamo.

L’inquinamento moltiplica i casi di cancro, le previsioni dell’OMS
@envatoelements

Ambiente, cancro e inquinamento 

I nuovi dati dell’OMS mostrano che valutare attentamente il rapporto tra inquinamento e cancro è fondamentale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha, infatti, rilasciato un report che riflette stime sul futuro dell’umanità tutt’altro che rosee. Secondo le previsioni entro il 2050 i casi di cancro sono destinati ad aumentare del 77% e a passare quindi dai 20 milioni del 2022 a 35 milioni. La maggior crescita in termini assoluti avverrà nei Paesi ad alto reddito, con un aumento di circa 4.8 milioni di nuove diagnosi all’anno. 

In proporzione, però, l’incremento sarà maggiore negli Stati in via di sviluppo o a medio reddito, dove toccherà quota 142%. In queste ultime aree ci si attende anche un raddoppio della mortalità connessa a tali patologie. Tra i principali fattori di rischio spiccano inquinamento dell’aria, fumo, abuso di alcol e obesità.

Quale correlazione esiste tra cancro e inquinamento? 

Per quanto l’inquinamento non sia l’unico fattore in grado di favorire l’insorgenza di cancro, esso occupa un ruolo di rilievo. A preoccupare gli esperti è soprattutto l’impatto dell’aria che respiriamo e del particolato. Alcune di queste particelle, che rimangono in sospensione, sono, infatti, abbastanza piccole da riuscire a penetrare in profondità nei polmoni e ad arrivare fino agli alveoli. Il corpo si attiva per eliminare i corpi estranei e si innesca un processo di infiammazione

A lungo andare tale dinamica distrugge le cellule e ne inficia la normale riproduzione favorendo la proliferazione di quelle tumorali. Non stupisce, dunque, che il cancro ai polmoni sia ancora il più comune a livello mondiale, con una percentuale del 12.4% del totale, nonché il più mortale. Ogni anno per la patologia si contano, infatti, 1.8 milioni di decessi, pari al 18.7% di quelli imputabili a tumori.

Inquinamento e rischio cancro 

I dati raccolti dall’OMS aprono inquietanti prospettive. Il report rivela, infatti, che al momento a mettere a disposizione trattamenti adeguati per la cura delle patologie sono solo il 39% delle 115 nazioni su cui sono state condotte indagini. I Paesi in via di sviluppo appaiono, per altro, maggiormente in pericolo dato che l’attenzione che si riserva alla qualità dell’aria nelle realtà ad alto reddito è spesso non sufficiente, ma maggiore. Per quanto i singoli fattori di rischio non abbiano su ciascuno lo stesso impatto, poi, non andrebbero mai considerati singolarmente. 

Tabacco, alcol e aria inquinata finiscono, infatti, per combinarsi. Il dottor Cary Adams, a capo della UICC, Union for International Cancer Control, ha specificato che le disparità non sono imputabili solo alle possibilità economiche, ma diventano spesso una questione politica e di risorse destinate alla sanità.

I dati sul cancro devono essere considerati un campanello d’allarme e intervenire sull’inquinamento e sugli altri fattori di rischio appare prioritario. È bene specificare, comunque, che le stime sull’aumento dell’incidenza dei tumori riflettono anche un cambiamento nei mezzi della ricerca e nella popolazione mondiale. All’aumentare degli individui presenti sul pianeta, corrisponde un incremento del numero di casi. L’aspettativa di vita che si allunga, con il conseguente invecchiamento generalizzato, fa da ulteriore tassello chiave.

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazione indesiderate.


Alice Facchini
Alice Facchini
Scopri di più
Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
Scopri di più
Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte