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Inquinamento auto: consumo pneumatici fino a mille volte peggio degli scarichi

Inquinamento auto: consumo pneumatici fino a mille volte peggio degli scarichi

L’usura degli pneumatici delle automobili produce una quantità di inquinamento centinaia di volte più alto di quello prodotto dagli scarichi

Con i filtri per gli scarichi di ultima generazione il particolato prodotto dalle automobili si è estremamente ridotto rispetto al passato. Eppure ci sarebbe un altro elemento che fino ad ora i regolamenti hanno ignorato: l’inquinamento prodotto dagli pneumatici. Secondo una recente ricerca condotta da Emission Analytics, azienda inglese specializzata nella prodizione di test e dati scientifici sulle automobili, l’usura degli pneumatici delle auto produrrebbe fino a 1000 volte più inquinamento da particolato rispetto alle emissioni dei più recenti scarichi. Questo potrebbe rapidamente portare l’usura delle gomme ad essere la prima fonte di preoccupazione per quanto riguarda l’inquinamento prodotto dalla circolazione delle autovetture.

inquinamento pneumatici
Foto: Mikes Photography @Pixabay

Inquinamento da usura pneumatici: un problema in aumento

L’inquinamento da particolato emesso dall’usura degli pneumatici e dei freni sarebbe un problema ambientale serio aggravato dalla crescente popolarità di veicoli di grandi dimensioni e dal peso elevato come i SUV. Non solo, la preoccupazione riguarda anche il crescente numero di veicoli elettrici che, per tutti i loro vantaggi, risultano più pesanti di un veicolo con motore a scoppio per via del peso delle batterie. All’aumentare del peso infatti, cresce l’usura degli pneumatici con conseguente aumento del materiale perso durante la circolazione.

Inoltre, i test condotti da Emission Analytics hanno mostrato come gli pneumatici possono produrre fino a 1000 miliardi di particelle ultrafini per ogni chilometro percorso. Si tratta di particelle di dimensione inferiore ai 23 nanometri, particolarmente difficili da individuare ma estremamente rischiose per la salute perché capaci di entrare e depositarsi negli organi direttamente attraverso il flusso sanguigno. Inoltre, gli pneumatici sono realizzati in gomma sintetica e quindi rilascerebbero nell’ambiente centinaia di sostanze chimiche, molte delle quali potenzialmente cancerogene.

Fino a mille volte più inquinanti degli scarichi

Per testare l’inquinamento prodotto dagli pneumatici i ricercatori inglesi hanno guidato su strada un’auto berlina dotata di un sistema in grado di raccogliere il particolato prodotto dall’usura delle gomme. Gli pneumatici nuovi, regolarmente gonfiati, hanno prodotto fino a 5,8 grammi di particolato per kilometro. Ad oggi le normative limitano gli scarichi delle vetture a 4,5 milligrammi per kilometro. La situazione risultava peggiore in caso di circolazione con pneumatici sgonfi, su strade accidentate, con pneumatici di bassa qualità o con una guida particolarmente “aggressiva”.

Assenza totale di regolamentazioni

In tempi recenti le norme e le regole a livello europeo sulla produzione degli scarichi hanno fortemente ridotto le emissioni nocive delle autovetture, l'inquinamento da usura degli pneumatici tuttavia manca ancora completamente di regolamentazioni. Allo stesso modo non esistono norme a riguardo delle altre emissioni non di scarico potenzialmente nocive come l’usura dei freni, l'usura del manto stradale e la risospensione della polvere. Secondo Emission Analytics, attualmente le emissioni non di scarico rappresenterebbero gran parte dell’inquinamento da particolato dovuto al trasporto su strada arrivando a costituire fino al 60% delle PM2,5 e del 73% delle PM10.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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