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Inquinamento atmosferico nelle città: il prezzo è altissimo

Inquinamento atmosferico nelle città: il prezzo è altissimo

L’inquinamento atmosferico nelle città è causa di grandi spese per i residenti. Uno studio ha stilato una classifica e l’Italia è tra i peggiori.

Una recente indagine ha analizzato le spese sanitarie connesse all’inquinamento atmosferico nelle città. Lo studio è stato condotto dall’EPHA (European Public Health Alliance) e si tratta della più dettagliata ricerca dell’ambito. È stata stilata una classifica delle città che mostrano spese pro capite maggiori e l’Italia colloca varie metropoli ai primi posti. I dati mostrano realtà non omogene, ma ugualmente allarmanti e evidenziano la necessità di interventi mirati.

Inquinamento atmosferico città

Lo studio:

Lo studio condotto dall’EPHA si è concentrato su 432 città nel territorio di UE, Gran Bretagna, Svizzera e Norvegia. Sono stati presi in analisi i fattori maggiormente responsabili dell’inquinamento atmosferico nelle città: particolato, ozono e biossido di azoto. Le spese connesse quantificate, poi, sono state quelle relative ai farmaci acquistati, alle malattie croniche, ai giorni di lavoro persi e alle morti premature. Il costo medio dell’inquinamento atmosferico delle città per un residente è di 1095 € annui. La città con la spesa più alta è Bucarest con 3000 € per abitante. Milano, Padova, Venezia e Brescia occupano rispettivamente il secondo, il terzo, il sesto e il settimo posto di questa triste classifica.

La situazione allarmante:

I costi sanitari dell’inquinamento atmosferico nelle città sono notevoli. Le spese totali rilevate ammontano circa a 166 miliardi di euro all’anno e ogni città ne spende in media 385 milioni. L’inquinamento atmosferico è la quarta causa di morte in Europa e conduce al prematuro decesso di 400 000 persone ogni anno. Secondo uno studio del Health Effects Institute nel Regno Unito è stato anche causa del 4% delle morti neonatali del 2019. Sullo studio dell’EPHA influiscono notevolmente i diversi costi della vita e la densità abitativa. I più penalizzati sono i grandi centri urbani dove risiedono circa i due terzi della popolazione europea.

Gli interventi:

Sascha Marschang, segretario generale dell’EPHA, ha affermato che lo studio rivela le profonde differenze tra i vari Paesi e tra le aree della stessa nazione. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, gli standard per l’inquinamento atmosferico nelle città non vengono rispettati e il settore definito più influente è quello dei trasporti. Un aumento dell’1% del numero di automobili in circolazione è infatti in grado di alzare i costi dello 0,5%. L’EPHA chiede ai governi di incentivare la mobilità sostenibile. La strategia deve essere messa a punto in collaborazione con le autorità locali e deve costituire un punto fondamentale del recupero post pandemia.

L’inquinamento atmosferico nelle città è un problema attuale. Ognuno di noi può fare la sua parte. Anche un piccolo gesto come recarsi al lavoro a piedi o in bicicletta è in grado di determinare un miglioramento importante. L’obiettivo è abbassare il tasso di agenti inquinanti e, di conseguenza, le spese. Ancora una volta per raggiungere i vantaggi economici, bisogna prima dedicarsi ai comportamenti virtuosi.


REDAZIONE
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