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Inquinamento atmosferico e problemi agli occhi: uno studio li collega

Inquinamento atmosferico e problemi agli occhi: uno studio li collega

Un nuovo studio ha mostrato che inquinamento atmosferico e problemi agli occhi sono strettamente collegati. In Gran Bretagna, e non solo, scatta l’allarme.

Una ricerca ha riportato l’attenzione sul legame tra inquinamento atmosferico e problemi agli occhi. Indagini simili sono già state condotte, ma il nuovo paper ha chiarito cause ed effetti. La percentuale di persone colpite è alta e i numeri si dimostrano allarmanti. A preoccupare gli esperti è il futuro, ma la speranza è che l’umanità comprenda l’importanza di un cambio di rotta.

Inquinamento atmosferico e problemi agli occhi

I precedenti e lo studio:

L’aria inquinata si è già dimostrata terribilmente dannosa per la salute umana. Oltre a diverse patologie respiratorie, infatti, favorisce l’insorgere di malattie neurologiche gravi, fra cui il morbo di Alzheimer, e anche di ictus. Secondo l’OMS nessun organo umano è immune ai danni da essa provocati. In un recente studio pubblicato su British Journal of Ophthalmology è stata approfondita la relazione tra inquinamento atmosferico e problemi agli occhi. Dopo uno studio focalizzato sul glaucoma, i ricercatori si sono ora concentrati sulla AMD, degenerazione maculare legata all’età. Il team ha analizzato i dati relativi a 115.954 persone tra i 40 e i 69 anni senza problemi di vista all’inizio dello studio, nel 2006.

Numeri allarmanti:

La AMD è, nei Paesi ad alto reddito, la principale causa di cecità irreversibile negli over 50. Nel mondo le persone colpite sono 200 milioni e ora che il collegamento tra inquinamento atmosferico e problemi agli occhi è stato chiarito, tutto appare purtroppo coerente. Secondo il nuovo studio la crescita di 1 μg per m3 del particolato fine aumenta dell’8% il rischio di AMD. Particelle più grandi e biossido di azoto possono portare il rischio anche al 12%. Robert MacLaren da Oxford ha specificato che le percentuali aumentano con l’età. Altri fattori di rischio sono genetica, obesità e fumo ma, in presenza di uno stile di vita sano, l’inquinamento atmosferico diventa determinante.

Preoccupazioni e speranza:

Il rapporto tra inquinamento atmosferico e problemi agli occhi suscita preoccupazione. Paul Foster, leader dello studio, ha infatti spiegato che le polveri sottili penetrano nei polmoni e entrano, nella circolazione sanguigna. Un alto afflusso di sangue raggiunge gli occhi, quindi, anche piccole quantità di particelle assorbite possono provocare grandi danni. In Gran Bretagna il livello di polveri sottili è relativamente basso, 10µg/m3, ma il 5% degli over 65 è affetto da AMD. Gli scienziati temono dunque per le zone dove la qualità dell’aria è peggiore. Foster ha sottolineato che lo studio non mira a creare sterili allarmismi. I cittadini non sono invitati a chiudersi in casa, ma ad adottare quotidianamente uno stile di vita più sostenibile.

Lo studio su inquinamento atmosferico e problemi agli occhi ha solo scalfito la superficie di una problematica ampia e il lavoro è ancora lungo. Certo è che questi dati non possono lasciare indifferenti. Imparare a guardare l’ambiente che ci circonda dalla giusta prospettiva, prima che le nostre stesse azioni ci impediscano di vederlo, non può che farci bene.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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