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Inquinamento aerei, in Europa si effettuano oltre 100mila voli fantasma

Inquinamento aerei, in Europa si effettuano oltre 100mila voli fantasma

Secondo Greenpeace le compagnie aeree fanno viaggiare i mezzi vuoti per conservare gli slot negli aeroporti, generando emissioni come 1,4 milioni di auto

In Europa stanno viaggiando oltre 100mila aerei senza passeggeri. La denuncia arriva da Greenpeace. Secondo la sezione europea dell’organizzazione ambientalista, le compagnie aeree lascerebbero decollare i propri voli vuoti o semivuoti per non perdere i propri diritti a operare negli aeroporti del vecchio continente. Si parla dei cosiddetti “voli fantasma”, mezzi che non vengono riempiti in quanto la pandemia ha ridotto drasticamente il numero di viaggiatori nei cieli. Il comportamento, in realtà negato o ridimensionato da molte aziende e organizzazioni di categoria, è motivato da una norma europea che impone alle compagnie di effettuare una determinata percentuali di voli. Il problema è che in questo modo i velivoli producono inutilmente inquinamento.

Secondo Greenpeace le compagnie aeree fanno viaggiare i mezzi vuoti, i cosiddetti voli fantasma, per conservare gli slot negli aeroporti, generando emissioni come 1,4 milioni di auto

Perché gli aerei volano vuoti

Quello dei “voli fantasma” è un fenomeno provocato dall’emergenza Covid-19. Con le restrizioni agli spostamenti per contenere la circolazione del virus, i viaggi in aereo hanno subito una brusca contrazione negli ultimi due anni. Le compagnie del settore, tuttavia, sono obbligate ad effettuare una determinata percentuale di collegamenti.

A stabilirlo, è la legge dell’Unione Europea introdotta nel 1993: se non viene effettuato almeno l'80 per cento dei viaggi previsti, la compagnia inadempiente può perdere gli slot non utilizzati, ovvero le finestre orarie di partenza e arrivo nei vari aeroporti; gli slot persi devono essere poi riassegnati ad altre società. Proprio per il crollo del numero di viaggiatori, la Commissione europea aveva deciso di abbassare questa soglia al 50 per cento dei voli. Dal marzo a ottobre 2022, la stagione estiva, è previsto che questa soglia torni a salire al 64 per cento.

I dati di Lufthansa

La denuncia di Greenpeace sui “voli fantasma” in Europa si basa sui dati resi noti dalla compagnia aerea tedesca Lufthansa. Quest’ultima stima che farà decollare circa 18mila aerei vuoti questo inverno per conservare i propri slot. L’azienda non ha specificato quali sono le destinazioni e le tipologie di velivoli usate ma, secondo Greenpeace, ipotizzando una stima conservativa di 20 tonnellate di Co2 equivalente emessa per ogni volo, significa che Lufthansa rilascerà in atmosfera circa 360mila tonnellate di Co2 equivalente.

Quanto inquinano i “voli fantasma”

Anche se le altre compagnie aeree europee non hanno comunicato il numero di “voli fantasma” effettuati, Greenpeace ha elaborato una stima complessiva basandosi sulle loro quote di mercato. Il risultato è di oltre 100mila aerei in volo vuoti per un inquinamento complessivo di 2,1 milioni di tonnellate di Co2 equivalente. Sono le stesse emissioni che rilascerebbero in un anno 1,4 milioni di auto. “Sarebbe irresponsabile da parte della Ue non fare la cosa più facile – ha detto Herwig Schuster, portavoce di Greenpeace EU Mobility for All campaign –, mettere fine alla pratica dei ‘voli fantasma’”, eliminando perciò la regola del “se non lo usi lo perdi” ma anche “vietare i voli a corto raggio dove sono presenti collegamenti ferroviari accettabili”.


Marco Rizza
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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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