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Il risotto va nel piatto piano o fondo?

Il risotto va nel piatto piano o fondo?

Chiedesersi se il risotto vada nel piatto piano o fondo non è una questione da poco. Galateo e moda dovuto dire la loro sulla questione, ma potrebbe esserci di più da considerare.

Domanda: il risotto va nel piatto piano o fondo? Se volete organizzare una cena di livello, valutare l’impiattamento di uno chef o semplicemente godervi al meglio questo piatto, rispondere al quesito potrebbe essere importante. Il problema è che trovare una risposta univoca è difficile e anche i grandi chef possono arrivare ad essere in disaccordo.

Perché il risotto va servito nel piatto piano

Attorno al modo di servire il risotto non tutti sono d’accordo. La consistenza di questo alimento è unica nel suo genere, motivo per cui si può prestare, senza eccessivi problemi, ad essere servito in contenitori diversi. Eppure, a voler guardar bene, sembra che tra gli esperti la maggior parte sia concorde: il risotto va servito in un piatto piano, così come andrebbe fatto anche per la pasta. Il galateo ammette l’uso della fondina o di una tazza solo per alimenti molto liquidi, come zuppe e minestre.

Ma ci sarebbe anche una motivazione strettamente pratica: il riso disposto in un ampio piatto piano, appiattito e ben impiattato, è il modo migliore per valutarne tutti gli aspetti fondamentali. La consistenza del chicco, il grado di mantecatura, il profumo sprigionato dagli ingredienti. In più un piatto del genere permette al calore del risotto di disperdersi più velocemente, rendendo più breve l’attesa per il consumo.

La fondina d’altro canto può nascondere una consistenza non troppo precisa, può indurre il riso sul fondo del piatto a continuare la cottura oltre il punto ottimale e rischia di non farci gustare a pieno il piatto. Questo non toglie che chef, anche di alto livello, abbiano sperimentato gli impiattamenti più disparati, arrivando ad usare calici per Martini o latte di minestra Campbell.

Mangiare il risotto secondo il galateo

Ci sono altre regole da tenere in mente quando si mangia il risotto, visto che il galateo detta delle linee guida abbastanza rigide a riguardo. Mangiare questo piatto, innanzitutto, richiede tempo: si utilizza la forchetta, non il cucchiaio, motivo per cui i bocconi devono essere sempre misurati; non si soffia sul cibo prima di portarlo alla bocca, motivo per cui è meglio mangiarlo con molta calma.

Un altro gesto da evitare è il «compattamento» del piatto, quell’abitudine a schiacciare il riso per raffreddarlo prima che, purtroppo, potrebbe rovinarne aspetto e consistenza. Si comincia a mangiarlo dall’esterno del piatto verso l’interno, procedendo con i giusti tempi, ma se siete in famiglia sentitevi liberi di procedere come preferite.


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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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