Il riciclo degli imballaggi in legno in Italia supera i target europei
Merci di ogni genere e provenienza vengono trasferite in tutto il mondo e per farlo vengono spesso utilizzati imballaggi in legno. Quest’ultimo è un bene prezioso che non può essere sprecato, dal momento che viene ricavato dagli alberi, i quali sono necessari per la vita stessa sulla Terra. Nel 2022, in Italia, il riciclo del legno ha superato i target europei fissati per il 2030, raccogliendo oltre 1.700.000 tonnellate di questo materiale.
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I numeri del riciclo degli imballaggi in legno
I dati in merito al riciclo degli imballaggi in legno fanno sperare per il meglio per quanto riguarda questo settore all’interno dell’economia circolare. Infatti, i numeri riportati dal consorzio Rilegno mostrano come l’Italia sia tra i Paesi europei più virtuosi in questo settore. Nell’arco del 2022 sono state raccolte per la precisione 1.717.000 tonnellate di legno, successivamente avviate al riciclo.
Il riciclo degli imballaggi ha raggiunto il 62,74% rispetto alla quantità immessa sul mercato per il consumo, pari a 3,4 milioni di tonnellate. L’obiettivo raggiunto dall’Italia supera di quasi il doppio il target fissato dall’Europa da raggiungere per il 2030 (cioè il riciclo di almeno il 30% del materiale immesso al consumo).
Il destino del legno
Quale destino spetta al legno avviato al riciclo? Il 95% di questo materiale viene riciclato per essere trasformato in pannelli in truciolato. Questi elementi sono successivamente largamente utilizzati dall’industria del mobile. Un'altra parte viene invece utilizzata per produrre dei blocchi di legno per l’edilizia, o ancora pasta di legno per le cartiere o compost.
Secondo i dati di Rilegno, la Lombardia è tra le regioni più virtuose: in questa regione sono state recuperate e riciclate 467mila tonnellate di imballaggi in legno. Segue il Piemonte, dove è stata data nuova vita a ben 144mila tonnellate di imballaggi legnosi. Anche in Campania e in Toscana è stato svolto un buon lavoro e sono state raccolte rispettivamente 137mila e 134 mila tonnellate di legno.
Il consorzio Rilegno
Il consorzio Rilegno è nato nel 1997 in seguito all’entrata in vigore del decreto legislativo definito “Decreto Ronchi”. Quest’ultimo prevedeva un sistema di gestione basato sulla raccolta differenziata affinché fossero agevolati e incentivati il riciclo e il riuso delle materie prime. Come fa intuire il nome, il consorzio in questione si occupa del ciclo di vita degli imballaggi di legno.
Il consorzio opera all’interno del sistema Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) e lavora per raggiungere gli obiettivi che la legge ambientale ha fissato in merito al recupero degli imballaggi legnosi. L’ente conta 1.971 consorziati, 15 impianti di riciclo e 378 piattaforme di raccolta che sono diffuse in tutto il territorio nazionale.
Il valore del riciclo
Il riciclo del legno e degli imballaggi ha degli effetti positivi sia sull’ambiente che per l’economia. Il Politecnico di Milano ha realizzato una ricerca in cui emerge che il sistema del riciclo genera un impatto economico di circa 3,1 miliardi di euro. Inoltre, questo settore offre 10mila posti di lavoro e permette di risparmiare circa 1,8 milioni di tonnellate di CO2.
