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I probiotici potrebbero aiutare le api

I probiotici potrebbero aiutare le api

Un gruppo di ricercatori ha provato a cambiare la «dieta» degli insetti. I probiotici avrebbero risultati straordinari sulle api.

Aggiungere probiotici alla «dieta» delle api potrebbe aiutarle a resistere a malattie e parassiti. Una recente ricerca canadese della University of Western Ontario ha provato a combinare l’esperienza in probiotici e apicoltura per studiare quali effetti il supplemento potesse avere sulle api. I risultati sono stati estremamente incoraggianti.

Probiotici nella dieta delle api

I probiotici sono microrganismi conosciuti generalmente per le loro proprietà benefiche per la salute umana. A quanto pare tuttavia i probiotici farebbero bene anche alle api. Le api sono state riconosciute come uno degli animali più importanti per l’intero ecosistema del pianeta. Il loro ruolo di impollinatori è insostituibile, eppure la popolazione di api è in calo a livello mondiale. Sotto accusa sarebbero cambiamento climatico, utilizzo eccessivo di pesticidi in agricoltura e malattie.

Per cercare di aiutare la sopravvivenza degli insetti i ricercatori canadesi hanno aggiunto un supplemento di probiotici alla «dieta» delle api. Durante la fase sperimentale le arnie sono state colpite inaspettatamente da una malattia nota come «Peste Americana». Una malattia abbastanza comune che tuttavia porta spesso alla morte dell’insetto.

Api più resistenti alle malattie

Gli alveari trattati con supplemento di probiotici tuttavia hanno aumentato la resistenza delle api alla malattia, riducendo il carico patogeno del 99%. Ciò ha aumentato drasticamente il tasso di sopravvivenza delle api colpite. Quando analizzate in laboratorio, le api trattate col supplemento probiotico hanno rivelato un aumento della resistenza contro il batterio responsabile della «Peste Americana».

Dagli studi è emerso come il supplemento di probiotici nella dieta delle api consenta una maggiore resistenza generale agli agenti patogeni e, di conseguenza, un maggiore tasso di sopravvivenza per le larve. Per gli insetti a cui invece è stato fornito un supplemento alimentare ma senza probiotici, il tasso di mortalità è stato più elevato. Secondo i ricercatori significherebbe che modificare la dieta naturale delle api senza il supplemento di probiotici potrebbe essere controproducente, stimolando la proliferazione di patogeni. In futuro gli scienziati sperano di poter utilizzare i probiotici come alternativa a trattamenti chimici e agli antibiotici che spesso vengono utilizzati per salvare gli alveari dal collasso.


REDAZIONE
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