I 5 alimenti più ricchi di prebiotici secondo la scienza
Spesso conosciuti anche come “batteri buoni” è facile oggi riconoscere l’importanza dei probiotici per un sano equilibrio del microbioma intestinale. Meno conosciuta è invece l’importanza dei prebiotici, dal nome simile e dalla funzione differente, ma comunque importanti per il nutrimento e il buon funzionamento intestinale. Un recente studio dell’Università Statale di San Josè negli Stati Uniti ha analizzato le informazioni relative a 8690 alimenti per individuare quali sono quelli più ricchi di prebiotici.

Prebiotici, cosa sono e perché sono importanti?
Allo stesso modo dei più conosciuti probiotici, anche i prebiotici sono altrettanto importanti nella costruzione e nel mantenimento di un intestino sano. I probiotici sono dei batteri che vivono all’interno del nostro intestino, conosciuti per i loro benefici nella digestione e nel mantenimento dell’equilibrio della flora intestinale. I prebiotici invece sono fibre alimentari non digeribili dal corpo umano che tuttavia funzionano da sostentamento principale per i probiotici, migliorandone l’attività. I prebiotici aiutano inoltre anche nell’assorbimento di sostanze come il calcio, al bilanciamento del livello di glucosio nel sangue e nell’accelerazione del transito intestinale con conseguente riduzione del rischio di stitichezza.
I cinque alimenti più ricchi di probiotici
Dall’analisi di quasi 8700 alimenti, i ricercatori californiani hanno individuato che circa il 37% contiene prebiotici ma gli alimenti con un maggiore contenuto, tra i 79 e i 243 milligrammi per grammo di alimento sono:
- Aglio: L’aglio è da tempo noto per i suoi potenziali benefici per la salute: contiene diversi composti con proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antimicrobiche oltre ad avere effetti positivi sulla salute cardiaca, sulla riduzione del colesterolo e sulla regolazione della pressione sanguigna. Tra le molteplici proprietà dell’aglio ci sarebbe, secondo i ricercatori, anche quella di contenere prebiotici.
- Cipolla: tra gli ortaggi più coltivati e consumati al mondo la cipolla ha infiniti usi in cucina. Ricca di vitamine e minerali essenziali, come vitamina C, vitamina B6 e potassio, secondo i ricercatori californiani è ricche anche di prebiotici.
- Porro: ortaggio a bulbo della stessa famiglia dell'aglio e della cipolla anche il porro è ampiamente utilizzato in cucina per il suo sapore delicato e dolce che lo rende adatto a un’ampia varietà di piatti. Oltre a contenere buone fonti di vitamina C, vitamina K e di folati, il porro contiene anche ottime quantità di prebiotici.
- Tarassaco: comunemente presente in molte parti del mondo è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle asteracee. Il tarassaco ha una lunga storia di utilizzo in cucina e nella medicina tradizionale. Le foglie fresche possono essere consumate crude in insalata o cucinate come verdura a foglia verde. I caratteristici fiori gialli possono essere utilizzati per preparare tisane o tè.
- Topinambur (girasole del Canada): pianta radicata originaria del Nord America, ha una parte a tubero commestibile. Scelti e consumati per il loro sapore dolce e croccante, i tuberi di topinambur sono utilizzati in cucina in modi simili alle patate e vengono in genere essere cotti, arrostiti, bolliti o mangiati crudi in insalate.

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.
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