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Gli squali martello regolano la temperatura corporea trattenendo il respiro

Gli squali martello regolano la temperatura corporea trattenendo il respiro

Gli squali martello smerlati possono trattenere il respiro quando si immergono in acque fredde per regolare la temperatura del proprio corpo.

Per un animale terrestre è normale trattenere il respiro quando è immerso nell’acqua. Invece è un comportamento molto curioso per un pesce, ma è proprio quello che ha osservato un gruppo di ricerca dell’Università delle Hawaii. Infatti, gli scienziati hanno scoperto che gli squali martello smerlati trattengono il respiro quando sono a caccia e si immergono in acque più profonde.

Gli squali martello regolano la temperatura corporea trattenendo il respiro
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La respirazione degli squali martello smerlati

Gli squali martello smerlati sono una specie in pericolo critico di estinzione e, come tutti gli altri pesci, respirano attraverso le branchie. Queste ultime filtrano l’acqua di passaggio e trattengono l’ossigeno necessario per la sopravvivenza dell’animale. La respirazione sfrutta il movimento in avanti dello squalo stesso, ma cosa accade quando si immerge in acque più profonde?

Gli squali martello smerlati vivono principalmente in acque tropicali calde e, quando vanno in profondità, devono regolare la propria temperatura. Infatti, il passaggio di acqua fredda attraverso le branchie potrebbe compromettere il loro metabolismo con ricadute negative sulle prestazioni dello squalo. Per questo motivo, potrebbero chiudere le branchie e trattenere il respiro.

Trattenere il respiro per regolare la temperatura

Il gruppo di ricerca dell’Università delle Hawaii ha raccolto diversi dati sugli squali martello smerlati. Nello specifico, ha analizzato la tipologia di nuoto e la profondità raggiunta dagli esemplari, tutti maschi. Per raccogliere informazioni sul perché gli squali martello trattenessero il respiro, gli scienziati hanno applicato delle piccole sonde per rilevare la temperatura degli squali.

I ricercatori hanno notato che questi incredibili predatori riuscivano a regolare la propria temperatura sia in acque superficiali più calde (circa 27° C), sia in profondità fino a 800 metri, dove l’acqua è più fredda (circa 5° C). Quando gli squali riemergono in superficie si abbassa leggermente la loro temperatura. Gli scienziati ipotizzano che ciò avvenga perché smettono di trattenere il respiro e l’acqua torna ad essere filtrata dalle branchie.

Alcune prove

Il lavoro degli scienziati per verificare che gli squali martello smerlati trattengono il respiro in immersione non è ancora finito. Infatti, al momento hanno raccolto i dati inerenti alla temperatura corporea di questi animali, ma devono ancora avere dei riscontri sul fatto che chiudano le branchie. Per avere ulteriori conferme, dovranno osservare le immagini riprese dalle telecamere poste sulle pinne pettorali.

Tuttavia, ci sono alcuni casi precedenti che fanno propendere per la chiusura delle branchie per trattenere il respiro. Infatti, un veicolo comandato da remoto aveva già registrato uno squalo martello smerlato nuotare a circa 900 metri di profondità tenendo le branchie chiuse. Inoltre, il team di ricerca deve approfondire gli studi anche sugli esemplari femmina.

I risvolti della scoperta

Se l’ipotesi del gruppo di ricerca dell’Università delle Hawaii sulla regolazione della temperatura corporea degli squali martello smerlati attraverso il respiro dovesse rivelarsi corretta, ciò avrebbe delle implicazioni positive sulla conservazione di questa specie. Infatti, questi animali avrebbero uno strumento in più per sopravvivere alla variazione di temperatura degli oceani provocata dai cambiamenti climatici.


Emmanuele Occhipinti
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Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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