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Fragolino, il vino proibito

Fragolino, il vino proibito

Esiste un vino in Europa bandito dal 1931: stiamo parlando del fragolino, ottenuto da un particolare tipo di uva, detta uva fragola. Scopriamo perché è vietato da quasi un secolo.

Per le persone che vogliono avvicinarsi al mondo degli alcolici non c’è niente di meglio che un sapore dolce e un basso tenore alcolico, entrambe caratteristiche vincenti nel fragolino, un vino prodotto da una varietà americana d’uva detta fragola. Il problema però è che in Europa ne è vietata la commercializzazione, in Italia in particolare dal 1931 e oggi comprare vino fragolino significa accontentarsi di un prodotto spesso scadente trattato con aromi e sciroppi.

Salvaguardare le viti europee autoctone

Il motivo di una scelta del genere va ricercato non tanto nel vino quanto nelle viti, in particolare nelle differenze tra le specie europee e quelle statunitensi. Queste ultime infatti sono molto meno pretenziose e sensibili rispetto alle colleghe del vecchio continente, resistono con ottimi risultati a sbalzi di temperatura e hanno una maggior resistenza alle malattie.

Per questi motivi a metà del secolo scorso c’era il forte timore che le nuove varietà dall’oltre oceano soppiantassero le viti europee autoctone, più convenienti per i produttori. Il modo migliore fu semplicemente vietare la commercializzazione del vino, in vigore nello stivale dal 1931. Ufficialmente la versione riportata dalle autorità fu che la vinificazione di quest’uva poteva essere scarsamente salutare. Poco credibile come storia, visto che esistono molti modo per vinificare l’uva fragola senza incorrere in alcun pericolo.

I sostituti a base di sciroppo e coloranti

Una volta schivata la possibilità di veder sparire i vitigni dell’Unione Europea, bisognava capire come sostituire il fragolino con una sua controparte commerciabile. Fu così che nacque la versione di questo vino che ancora oggi possiamo apprezzare, spesso nient’altro che un mosto insapore e di scarsa qualità impreziosito di aromi alla fragola e altre sostanze. Va anche detto però che il fragolino nella sua massima e originale espressione certo non era un gran vino, anzi, gli amanti del mondo vitivinicolo tendono a considerarlo un prodotto stucchevole per la sua dolcezza e piatto per la sua assenza di carattere.

Oggi il divieto suona particolarmente fuori contesto, visto che le viti europee hanno conquistato posizioni di prestigio e molte varietà prima autoctone si sono affermate in diversi angoli del globo. Nel frattempo la sua coltivazione non è in alcun modo vietata, quindi per togliervi lo sfizio basterà puntare su qualche parente o amico con un paio di viti americane a portata di mano.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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