Foresta Amazzonica, gli alberi diventano più grandi per colpa della CO2
La foresta Amazzonica è il polmone verde del pianeta ma il clima la sta trasformando. Uno studio pubblicato in Nature Plants ha mostrato che a cambiare sono persino le dimensioni degli alberi che la formano. Questi stanno infatti diventando più grandi per convivere con i livelli di CO2 nell’aria in continua crescita. Ciò ci ricorda ancora una volta quanto la natura sappia essere resiliente ma apre anche a qualche preoccupazione.

La foresta Amazzonica contro la deforestazione
L’uomo sta alterando gli equilibri nella foresta Amazzonica ormai da anni. Deforestazione e cambiamento climatico minacciano infatti questo ecosistema unico che rischia di trasformarsi in una savana entro i prossimi 100 anni. Appare però evidente che la natura sta opponendo resistenza. Gli alberi che compongono la fitta vegetazione non stanno solo mantenendo la propria posizione.
Essi provano in un certo senso a guadagnare terreno e lo fanno diventando più grandi. Il fenomeno è da attribuire all’aumento dei livelli di anidride carbonica in atmosfera. La CO2 ha stimolato la fotosintesi favorendo lo sviluppo della biomassa. I tratti di foresta non toccati dall’uomo sono apparsi i più resilienti ma il trend è stato rilevato praticamente ovunque.
La foresta Amazzonica oggi
A condurre lo studio sullo stato della foresta amazzonica ci ha pensato un team di 100 ricercatori provenienti da 60 Università sparse tra Brasile, Regno Unito e altri Paesi. Gli scienziati hanno analizzato gli alberi collocati in 188 zone dell’ambiente su una superficie di oltre 12.000 m2. Di questi è stata registrata l’area basale, ovvero la quantità di terreno occupata dai tronchi al livello del terreno.
I rilievi sono andati avanti per periodi difformi ma in alcuni casi sono proseguiti per più di 30 anni. Ne è emerso che gli alberi si stanno ingrandendo del 3.3% per decennio. Le piante dal diametro già importante sono apparse le più interessate dalla crescita anomala.
Perché lo studio sulla foresta Amazzonica è importante?
I dati emersi sulla foresta Amazzonica hanno lasciato gli scienziati piacevolmente sopresi. Gli esperti temevano infatti che a essere più vulnerabili al cambiamento climatico fossero proprio gli alberi di grandi dimensioni. Essi si stanno invece rivelando i più resilienti. Anche gli alberi di taglia più contenuta si stanno però dimostrando in grado di sfruttare i livelli più alti di CO2 a proprio vantaggio.
Ora resta da capire se in futuro i primi prospereranno a scapito dei secondi o se si possa aspirare a una condivisione dei benefici. Appare chiaro inoltre che esiste un punto di non ritorno oltre il quale la CO2 non potrà che risultare dannosa per la vegetazione e quindi per la biodiversità della foresta.
La foresta amazzonica ospita circa il 10% delle specie animali e vegetali conosciute del pianeta quindi tutelarla è una priorità. Adriane Esquivel Muelbert, autrice leader, ha sottolineato che risulta confortante che l’ambiente riesca ancora a funzionare come deposito di carbonio. Anche la resilienza della natura ha però un limite. Ridurre le emissioni e rallentare la corsa del cambiamento climatico restano quindi le uniche strade.






