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Fonti di rifiuti di plastica, 56 aziende ne producono la metà

Fonti di rifiuti di plastica, 56 aziende ne producono la metà

Un report ha mostrato che 56 multinazionali sono le fonti della metà dei rifiuti di plastica globali e che manca trasparenza.

L’inquinamento da plastica sta soffocando il pianeta e in questo contesto identificare le fonti produttrici di rifiuti appare fondamentale. Un recente report ha fatto luce sulla questione e ha mostrato che tracciare i singoli oggetti che finiscono dispersi nell’ambiente è ancora complicato. Persino con dati limitati, comunque, è apparso evidente che le maggiori responsabilità pesano sulle spalle di poche multinazionali.

Fonti di rifiuti di plastica, 56 aziende ne producono la metà
@envatoelements

Quali sono le fonti di rifiuti di plastica? 

A indagare su quali siano le principali fonti di rifiuti di plastica nel mondo ci ha pensato uno studio pubblicato in Science Advances. I ricercatori hanno analizzato i dati raccolti da un team di scienziati volontari tra il 2018 e il 2022, in 84 Paesi. Per il lavoro sono stati esaminati 1.870.000 singoli oggetti di plastica provenienti da varie attività di raccolta. 

La maggior parte dei rifiuti è risultata derivante da packaging connessi a cibo, bevande e tabacco, ma per il 52% della spazzatura non è stato possibile tracciare l'origine. Tempo e agenti atmosferici avevano, infatti, reso illeggibile l’eventuale etichetta. La metà della plastica identificabile è risultata prodotta da 56 multinazionali e praticamente un quarto di essa è stata ricondotta a sole sei aziende.

Le principali fonti di rifiuti di plastica nel mondo 

Tra le sei compagnie che producono più rifiuti di plastica figurano Coca Cola 11%, PepsiCo 5%, Danone e Nestlè entrambe appaiate al 3%. Tra le aziende del tabacco a spiccare in negativo sono Philip Morris e Altria, con un 2% di rifiuti analizzati attribuiti alla compagnia.

A preoccupare è anche il fatto che il report abbia effettivamente evidenziato una correlazione tra aumento della produzione di plastica e rifiuti generati. Una crescita dell’1% dei primi sembra, infatti, tradursi in un simile aumento nei secondi, a dispetto dei percorsi di riciclo che dovrebbero essere ormai efficienti.

Fonti di rifiuti di plastica e smaltimento 

Il nuovo report ribadisce ancora una volta che l’inquinamento da plastica rappresenta una problematica pressante e che intervenire alla radice della questione, sulle fonti di rifiuti, è l’unica via. Marcus Eriksen, coautore dello studio, ha sottolineato che, per quanto le industrie tendano a puntare il dito contro le azioni dei singoli, a fare la differenza sono proprio le scelte di imballaggio e distribuzione dei prodotti delle grandi aziende. 

A costituire un enorme ostacolo rimane, comunque, la trasparenza, su cui ricercatori ed esperti chiedono da tempo di introdurre norme più rigorose. Dall’inizio degli anni 2000 a oggi la quantità di plastica prodotta è raddoppiata e il fatto che solo il 9% di essa venga effettivamente riciclata a livello mondiale non è sostenibile.

Individuare le principali fonti di inquinamento da plastica e mettere a punto strategie per ridurre i rifiuti appare prioritario. Alcuni esperti hanno sottolineato che la relazione che lega la crescita dell’1% nella produzione di tali materiali a un uguale aumento dei rifiuti risulta approssimativa. Per quanto siano necessarie ulteriori analisi, però, tutta la comunità scientifica concorda sul fatto che, insieme alle questioni inerenti biodiversità e cambiamento climatico, la crisi riguardante l’inquinamento dovrebbe essere al centro dei lavori internazionali.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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