I flavonoidi aiutano per un sano invecchiamento?
Tra le tante chiavi per un invecchiamento in salute, una delle più importanti è l’alimentazione. Un recente studio suggerisce in particolare che un adeguato consumo di flavonoidi, presenti ad esempio in alimenti di origine naturale come tè nero, frutti di bosco, agrumi e mele, potrebbe promuovere un invecchiamento più sano, riducendo problemi tipici della vecchiaia come stress ossidativo e infiammazione.

Cosa sono i flavonoidi?
I flavonoidi sono un gruppo di pigmenti vegetali responsabili dei colori intensi di frutta e verdura. Sono presenti in una gran quantità di alimenti di origine vegetale come frutti di bosco, mele, agrumi, tè nero e tanti altri. Nelle piante, svolgono, tra gli altri un ruolo di protezione contro le infezioni.
I flavonoidi sono importanti anche per la salute umana e sono conosciuti in particolare per le loro proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, agendo in contrasto a quelle molecole che possono danneggiare le cellule e accelerare l’invecchiamento. Il corpo umano non è in grado di produrre flavonoidi in autonomia ed è quindi necessario assumerli tramite l’alimentazione.
Invecchiamento più sano grazie ai flavonoidi
Uno studio recente condotto da ricercatori dell’Università Edith Cowan, della Queen's University Belfast e della Harvard T.H. Chan School of Public Health ha analizzato i dati di oltre 86.000 partecipanti tra donne e uomini, per più di 24 anni consecutivi. Nell’interesse dei ricercatori c'era la valutazione di come il consumo di alimenti ricchi di flavonoidi influenzi situazioni tipiche dell’invecchiamento come fragilità, disfunzionalità fisica e salute mentale.
Dai dati è emerso come le donne con i più alti apporti di flavonoidi presentassero un rischio inferiore di fragilità del 15%, un pericolo minore di disfunzionalità fisica del 12%, e una probabilità di sviluppare cattiva salute mentale più bassa del 12%. Negli uomini l’assunzione di flavonoidi è apparsa collegata principalmente a un minor rischio di problemi di salute mentale. Gli autori dello studio suggeriscono che le differenze tra uomini e donne possano essere dovute a discrepanze nella metodologia d’indagine piuttosto che a effetti specifici dovuti a distinzioni nei sessi.
Invecchiare meglio coi flavonoidi
Secondo i ricercatori i risultati suggeriscono come l’assunzione giornaliera di alimenti naturalmente ricchi di flavonoidi possa contribuire nel tempo a contrastare i processi di invecchiamento grazie alle loro proprietà che aiuterebbero nel mantenimento della massa muscolare, della funzionalità vascolare e della salute mentale.
Come in tutte le cose la chiave è la morigeratezza. Un consumo eccessivo di flavonoidi, possibile ad esempio tramite l’assunzione di integratori, può comportare rischi e controindicazioni agendo come pro-ossidante, ovvero favorendo la formazione di radicali liberi invece di contrastarli, o interagendo con condizioni mediche e terapie in atto. Prima di assumere integratori è sempre quindi consigliato consultare il proprio medico.
Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.
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