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L’Europa punta sulle bioenergie prodotte dalle biomasse

L’Europa punta sulle bioenergie prodotte dalle biomasse

Le bioenergie prodotte dalle biomasse rappresentano la quota principale delle fonti di energia alternativa utilizzate in Europa.

Una delle sfide principali per far fronte alla crisi climatica è di trovare fonti di energia che siano realmente rinnovabili e sostenibili. La ricerca non è certo facile e si stanno provando diverse strade. In Europa è aumentato l’utilizzo delle biomasse per produrre bioenergie. La notizia, tuttavia, non è totalmente positiva.

L’Europa punta sulle bioenergie prodotte dalle biomasse
@envatoelements

Bioenergie da biomasse in aumento in Europa

Le bioenergie prodotte con le biomasse sono in aumento in Europa. Questo è quanto è emerso dall’ultimo rapporto della Commissione Europea in merito a questo tema. Il report è stato presentato in occasione del Rapporto sullo stato dell’Unione dell’energia 2023. Nel documento si sottolinea che, nel 2021, le bioenergie erano ottenute principalmente da biocarburanti solidi primari (70,3% del mercato), tra cui una parte composta da legna da ardere, rifiuti zootecnici, materiale vegetale e pellet di legno.

Nello specifico, le biomasse legnose costituiscono la materia prima per la produzione di biomassa solida. Infatti, la percentuale delle biomasse legnose ammonta al 66%, mentre quelle da rifiuti organici si attesta al 26% e quelle agricole all’8%. All’interno dell’Unione Europea la Germania è il Paese con la maggior offerta di biomassa forestale (12%), mentre l’Italia rimane indietro rispetto gli altri Stati membri (2%).

Le bioenergie da biomasse per riscaldare l’Europa

La crescita dell’utilizzo delle bioenergie prodotte dalle biomasse in Europa ha coinvolto anche il settore del riscaldamento. Nel 2021, sono 17 i Paesi dell’Unione Europea che hanno prodotto 17,3 Mtep di energia termica utilizzando combustibili da biomasse e bioliquidi. Anche in questo caso, le biomasse solide rappresentano la percentuale maggiore (76%) del consumo totale.

Le biomasse ricavate dai rifiuti urbani organici, invece, costituiscono il 18,1% del consumo totale, seguiti dai biogas (5%). Il Paese europeo che utilizza maggiormente le biomasse per il riscaldamento è la Svezia (il 20,8% del consumo complessivo europeo), mentre la Finlandia occupa il secondo posto (15,8%) e la Danimarca il terzo (13,1%).

L’inquinamento delle biomasse legnose

La notizia dell’aumento delle bioenergie ottenute dalle biomasse in Europa ha degli aspetti negativi. Infatti, le biomasse legnose sono ritenute altamente inquinanti. Nello specifico, come evidenzia Arpa Piemonte, l’utilizzo delle biomasse legnose per il riscaldamento domestico è una delle principali fonti di inquinamento atmosferico. Questa fonte di energia provoca soprattutto l’immissione di polveri sottili, monossido di carbonio e ossidi di azoto.

A questo punto, bisogna fare un’ulteriore precisazione. Le biomasse legnose non immettono tutte la stessa quantità di inquinanti in atmosfera. Ad esempio, per quanto riguarda il pellet, sempre l’Arpa Piemonte specifica l’urgenza di utilizzare pellet di qualità elevata e certificato in classe A1. Inoltre, consiglia di dotarsi di generatori di calore ad alta prestazione così da ridurre l’utilizzo delle biomasse legnose.

Trovare fonti di energia non inquinanti

L’utilizzo delle biomasse per produrre bioenergie può essere una strada per uscire dall’era delle fonti fossili. La crescita di questa fonte di energia in Europa può essere un segnale positivo: qualcosa si sta muovendo. Tuttavia, le fonti di energia devono essere sia non climalteranti sia non inquinanti. Non bisogna, quindi, accontentarsi dell’utilizzo delle biomasse.


Emmanuele Occhipinti
Scopri di più
Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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