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L’etogramma dell’elefante può salvarlo dall’estinzione

L’etogramma dell’elefante può salvarlo dall’estinzione

L’etogramma realizzato dalla dottoressa Joyce Poole aiuta gli scienziati a salvare l'elefante africano dall'estinzione.

L’elefante africano è uno degli animali più maestosi che si possono incontrare nella savana. Questo enorme ed affascinante mammifero però è a rischio estinzione. L’etogramma (raccolta dei comportamenti di uno specifico animale) realizzato dalla dottoressa Joyce Poole può essere uno strumento per sensibilizzare ed incuriosire l’opinione pubblica in merito alla tutela degli elefanti.

L’etogramma dell’elefante può salvarlo dall’estinzione
@envatoelements

L’etogramma

La dottoressa Joyce Poole è la principale promotrice ed autrice dell’etogramma dell’elefante africano. La mediateca è composta da dati e video raccolti nel corso dei decenni di studio svolti nella Riserva nazionale Masai Mara in Kenya e nel Parco nazionale di Gorongosa in Mozambico. L’African Elephant Etnjogram è stato reso pubblico nel 2021.

In questo modo tutti gli studiosi, o semplicemente gli appassionati, possono cercare e trovare un particolare comportamento dell’elefante africano. I video sono davvero numerosi e permettono di aumentare la conoscenza diffusa su questo maestoso mammifero. In questo modo è possibile anche incrementare il livello di comprensione delle difficoltà verso cui sta andando questa specie e mettere in atto delle azioni per salvarlo.

Elefanti a rischio estinzione

L’etogramma dell’elefante africano è un lavoro certosino che sta diventando sempre più importante per comprendere questi mammiferi. Lo studio si è rivelato particolarmente importante da quando gli elefanti africani sono stati suddivisi tra quelli che vivono nella savana da quelli che, invece, popolano la foresta. Inoltre, l’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) ha inserito queste specie tra quelle in pericolo di estinzione.

Nel 2021 è stata eseguita una stima sulla popolazione dell’elefante africano. Secondo gli scienziati, sono rimasti 415mila esemplari e il dato mostra come la popolazione sia calata di cinque milioni rispetto a quella presente nel 1950.

Elephant Voices

La storia professionale di Joyce Pool è intrinsecamente legata allo studio dell’elefante africano. Nel 1975 ha iniziato a studiare questi animali nel Parco nazionale di Amboseli su proposta della ricercatrice Cynthia Moss. A Pool era stato affidato l’incarico di studiare il comportamento degli esemplari maschi di elefante africano. La ricercatrice ha scoperto i cicli riproduttivi di questi animali (chiamati “musth”).

In seguito, nel 2002 la studiosa ha fondato Elephant Voices insieme a suo marito Petter Granli. Si tratta di un’associazione non-profit californiana che spiega alla popolazione gli aspetti comportamentali e comunicativi degli elefanti. Lo scopo è quello di sensibilizzare le persone sull’importanza di tutelare questi giganti della savana.

Uno spettacolo da tutelare

Gli elefanti africani sono un elemento importante per il loro ecosistema, come lo è ogni forma di vita. Per questo motivo è fondamentale conoscerli e comprendere ogni loro aspetto in modo da poter mettere in pratica le azioni necessarie per salvaguardarli e rendere visibile questo spettacolo della natura anche alle future generazioni.


Emmanuele Occhipinti
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Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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