Emissioni nel tennis: ATP punta ad azzerarle entro il 2040

Ridurre le emissioni nel tennis rappresenta oggi una priorità e gli addetti ai lavori si stanno concretamente impegnando. L’Association of Tennis Professionals, che riunisce i giocatori professionisti del circuito maschile, ha ora fissato degli ambiziosi obiettivi. Lo scopo è azzerare le emissioni di carbonio entro il 2040, ma gli ambiti su cui intervenire sono molti. Il lavoro si prospetta, insomma, complicato, ma le reazioni entusiaste non mancano.

ATP ed emissioni
Per ATP ridurre le emissioni nel tennis è ormai un obiettivo concreto. Lo scorso novembre, parallelamente allo svolgimento della COP 26, l’associazione ha, infatti, aderito al programma delle Nazioni Unite Sports for Climate Action. UNSCA conta oltre 250 firmatari e punta a promuovere il rispetto dei termini del Paris Agreement nel mondo dello sport. ATP ha dunque dichiarato di voler dimezzare la propria impronta di carbonio entro il 2030 e di volerla azzerare del tutto entro il 2040. Il CEO Massimo Calvelli ha affermato che l’obiettivo dell’associazione è fare la differenza dentro e fuori dal campo, prendendosi le proprie responsabilità in merito alla questione ambientale.
Emissioni nel tennis
L’obiettivo di ATP di ridurre le emissioni del tennis ha richiesto grande impegno. Il piano di intervento è stato, infatti, messo a punto grazie al contributo di diversi esperti di ambiente, in un lavoro lungo ben 18 mesi. L’associazione ha già iniziato nel 2019 a tracciare le emissioni di CO2 connesse a lavori e trasferte dei membri dello staff. Ora l’obiettivo è bilanciarle e proporre, poi, programmi simili anche agli atleti, obbligati a spostarsi nei 60 eventi, dislocati in 30 Paesi, della stagione. L’associazione stessa garantisce totale trasparenza e report periodici. Agire anche sul recupero dei materiali, con il riciclo, per esempio, delle palline utilizzate nei match per pochi game, rimane comunque una priorità e i progressi non mancano.
Le reazioni ai progetti
I piani di ATP per ridurre le emissioni nel tennis sono stati accolti con generale entusiasmo. Dominic Thiem, attualmente numero 15 del mondo, si è detto, per esempio, orgoglioso dei target a lungo termine fissati. Ha poi sottolineato che, come atleti, avvertire l’impatto del riscaldamento globale è inevitabile e combattere la crisi climatica diventa, allora, una necessità da collocare al di sopra di ciascun obiettivo individuale. Lindita Xhaferi-Salihu, dalle Nazioni Unite, si è detta soddisfatta. Ha poi elogiato l’operato di ATP anche nell’ambito della comunicazione, insistendo sull’impegno dell’associazione a porsi come esempio e a sensibilizzare il pubblico.
Ridurre le emissioni nel tennis non sarà certo un’impresa semplice, ma la solidità dei progetti di ATP fa ben sperare. I dirigenti dell’associazione hanno specificato di essere consapevoli di trovarsi all’inizio di un viaggio lungo. Il tempo per combattere la crisi climatica è, però, agli sgoccioli e, come nei migliori tie-break, non cedere nemmeno un punto è fondamentale.
