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Economia circolare, rallenta la transizione ecologica mondiale

Economia circolare, rallenta la transizione ecologica mondiale

Il rapporto del Circular Economy Network rivela che l’economia circolare è arretrata e la transizione ecologica ha subito un rallentamento

Nei mesi che sono seguiti alla pandemia causata dal Covid-19 c'è stata una forte accelerazione nei confronti della transizione ecologica verso l'economia circolare. Purtroppo, però, l'ultimo rapporto del Circular Economy Network non porta buone notizie e registra un rallentamento mondiale della transizione ecologica.

Economia circolare transizione ecologica
@envatoelements

Rallentamento della transizione ecologica

Il quinto rapporto sull'economia circolare del Circular Economy Network presentato a Roma ha evidenziato un calo nel tasso della circolarità nell’economia globale. Ciò significa che è diminuita la percentuale delle materie prime riciclate rispetto alle materie prime consumate. Secondo il report, in cinque anni siamo passati da un tasso del 9,1% ad uno del 7,2%.

Ogni anno vengono consumati oltre 100 miliardi di tonnellate di materiali. Invece, con la transizione ecologica e il passaggio all’economia circolare si potrebbe diminuire l'estrazione di materiale vergine del 34%. In questo modo, anche le emissioni di gas serra sarebbero ridotte e ne gioverebbe tutto il pianeta, dal momento che sarebbe più facile contenere l'aumento della temperatura globale entro i 2 gradi Celsius.

L'economia circolare in Italia

Nonostante il rallentamento globale della transizione ecologica e del passaggio all’economia circolare, l'Italia registra ancora buoni livelli di circolarità (tra i più alti in Europa). Nel 2021 il tasso di riciclo dei materiali in Italia è pari al 18,4% (la media europea è dell'11,7% nel 2021). Anche la percentuale di riciclo totale sui rifiuti prodotti (sia speciali che urbani) è tra i più alti in Europa ed è pari al 72%.

Purtroppo, però, anche in Italia si è verificato un rallentamento della transizione ecologica. Infatti, nel 2020 il tasso di riciclo in Italia era del 20,6%, superiore rispetto all'ultimo dato disponibile risalente al 2021. Ne consegue che l'Italia sta perdendo posizioni in quanto buone pratiche ambientali. Gli altri Paesi europei che mantengono un buon livello di circolarità dell'economia sono Germania, Spagna, Polonia e Francia.

Nuova vita agli oggetti

Per fortuna esistono aziende che riparano gli oggetti e ne danno una nuova vita. Nel 2020 sono state registrate circa 24mila aziende italiane che operano nel settore della riparazione. Con questo dato l'Italia si è posizionata al terzo posto per quanto riguarda il settore del riuso. In Francia sono presenti 35.300 imprese, mentre in Spagna 29.100. Negli ultimi dieci anni però sono diminuite di circa il 10%.

Un'economia più sostenibile dal punto di vista ambientale non farebbe del bene solo al pianeta. Ne gioverebbero i cittadini anche dal punto di vista sociale ed economico, dal momento che si creerebbero posti di lavoro e si risparmierebbero soldi. Ad esempio, l'Italia importa il 99% delle materie prime critiche, fondamentali per le filiere hi-tech legate alla transizione energetica, circolare e digitale.

Stili di vita

L'andamento dell'economia circolare e la buona riuscita della transizione ecologica sono fortemente legati alle nostre scelte individuali. Le decisioni politiche, economiche e finanziarie sono indirizzate da quello che i cittadini desiderano per il proprio futuro. Il report del Circular Economy Network deve quindi essere un campanello d'allarme per farci tornare all'azione.


Emmanuele Occhipinti
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Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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