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Dove è nato l'Hamburger, la bistecca alla maniera amburghese

Dove è nato l'Hamburger, la bistecca alla maniera amburghese

Il panino più amato al mondo ha una lunga tradizione che confonde le sue origini, ecco dove è nato l’hamburger e la storia del panino

Senza dubbio l’hamburger è il panino più famoso del mondo. Proposto in centinaia di rivisitazioni e varianti, è comunque sempre iconico e riconoscibile. Eppure, ricostruire la storia delle sue origini e stabilire con certezza dove sia nato l’hamburger o chi lo abbia inventato, è tanto complicato quanto presuntuoso. Al contrario, si conoscono ipotesi molto interessanti e affatto scontate sulle origini del piatto. Approfondiamole meglio.

dove è nato hamburger
FOTO: Mike @Unsplash

Dove è nato l'Hamburger

Nonostante l’hamburger moderno sia considerato da moltissimi un piatto statunitense, e in certo senso un’icona pop del cibo e della cultura di massa americana, le sue origini sono affatto scontate. Anzi, risultano piuttosto confuse e discutibili.

L’ipotesi più salda e condivisa attribuisce i natali del panino di carne al Vecchio Continente e precisamente ad Amburgo, città della Germania. Complice l’assonanza del nome con quello della città, sembrerebbe plausibile che la parola hamburger sia traduzione di amburghesi, ovvero abitanti di Amburgo.

Si dice che l’antenato del moderno hamburger sia arrivato sulle coste americane solo nell’800, quando gli immigrati tedeschi attraversano l’oceano per stabilirsi in America. Arrivati nel Nuovo Mondo sulla flotta della Hamburger Line, presto questo nome venne utilizzato per indicare il buon cibo che portavano con loro, ovvero carne di manzo cucinata all’amburghese.

Dalla Russia all’America, il panino che mette d’accordo tutti

Forse potrebbe stupirvi sapere che l’hamburger, il panino americano per eccellenza, in realtà condivide in parte i suoi natali anche con un’atavica antagonista, la patria Russia.

Ricostruzione vuole, infatti, che gli immigrati tedeschi a loro volta siano venuti a contatto con questo piatto per via dei tartari russi, intorno al 1500. Russi che a loro volta avevano imparato a mangiare la “bistecca alla tartara” solo dopo l’invasione da parte dei Mongoli guidati da Khubilai Khan, nipote di Genghis.

Scriveva l’esploratore veneziano Marco Polo (al servizio di Genghis Khan per oltre 15 anni) nel Milione: “L’impero mongolo esporta usi e costumi nel mondo, i russi apprezzano e fanno loro la “tartare”.

Ora, durante la dominazione dei russi nei territori dell’attuale Ucraina e Crimea, in molti cercarono riparo in Germania, ad Amburgo, viva città portuale, addirittura soprannominata a quei tempi “il porto russo”. Proprio qui, intorno al 1600, i russi fecero conoscere ai tedeschi questo piatto che ben presto prese il largo insieme ai migranti. E divenne presto il cibo dei marinai.

Nel Nuovo Continente la carne cucinata all’amburghese verrà non solo apprezzata, ma anche rivisitata e modernizzata fino a diventare l’hamburger moderno, come oggi lo intendiamo.


Elza Coculo
Elza Coculo
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Giornalista pubblicista, in continua formazione per attitudine, mi piace scrivere di tematiche ambientali, sostenibilità e innovazione. Attenta al presente, curiosa per il futuro, sono un’ottimista, convinta che l’unica cosa che ci renda migliori sia la volontà di migliorarsi.
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